Calcioscommesse, cosa rischiano i calciatori coinvolti nell’inchiesta e cos’è la ludopatia

Calcioscommesse, i calciatori coinvolti rischiano sia nel settore penale sia sportivo. Alla base ci sarebbe una malattia.

Calcioscommesse, cosa rischiano i calciatori coinvolti nell’inchiesta e cos’è la ludopatia

Calcioscommesse, diversi sembrano i giocatori coinvolti nella bufera che in queste ore sta sconvolgendo il mondo del calcio italiano. Chi è presente negli atti della Procura rischia sia a livello penale sia sportivo.

Calcioscommesse, cosa rischiano i calciatori coinvolti nell’inchiesta

Il calcioscommesse ha colpito il mondo dei campionati italiani coinvolgendo diversi giocatori, anche di squadre importanti. I calciatori rischiano penalmente ed il reato contestato fa riferimento alla legge 401 in vigore dal 13 dicembre 1989, “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive”, dove si legge che “chiunque esercita abusivamente l’organizzazione del giuoco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”, e anche che “chiunque partecipa a concorsi, giuochi, scommesse gestiti con le modalità di cui al comma 1, fuori dei casi di concorso in uno dei reati previsti dal medesimo, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da lire centomila a lire un milione”.

Tuttavia, i giocatori rischiano anche a livello sportivo.  L’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva esplicita infatti il divieto “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della FIfa e della Uefa”.

Cos’è la ludopatia

Fabrizio Corona nelle sue accuse ha chiaramente dichiarato che i calciatori coinvolti non lo fanno solo per i soldi ma soprattutto perché sono malati. “Oggi i giocatori sono tutti bravi ragazzi, ma guadagnano milioni di euro. Questi ragazzi hanno una malattia grave, sono ludopatici. Gente che gioca milioni di euro on line, è malata. Sono affetti da una sindrome grave che è la ludopatia. Il giudizio penale li salva. Loro non lo fanno per soldi, lo fanno per adrenalina, per malattia”.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la ludopatia è “un comportamento di gioco che genera conseguenze negative per sé stessi, per le persone che li circondano (come la rete sociale) e per la comunità in generale”.