C’è l’Ucraina dietro l’attacco al gasdotto Nord Stream

Fu un team delle forze speciali ucraine a compierà l'attacco che il 26 settembre 2002 danneggiò il gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico.

C’è l’Ucraina dietro l’attacco al gasdotto Nord Stream

C’è l’Ucraina dietro l’attacco, compiuto il 26 settembre dello scorso anno, che provocò gravi danni al gasdotto Nord Stream, nel Mar Baltico. Secondo il Washington Post, fu un ufficiale militare ucraino a coordinare il sabotaggio delle condutture sottomarine.

Fu un team delle forze speciali ucraine a compiere l’attacco che il 26 settembre 2022 danneggiò il gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico

Secondo le fonti citate dal Washington Post il colonnello delle forze per le operazioni speciali di Kiev, Roman Chervinsky, fu parte integrante dell’operazione di sabotaggio del gasdotto. In particolare, stando a quanto riferisce il quotidiano americano, il militare avrebbe gestito la logistica e il supporto ad un team di circa sei persone che dopo affittato una barca a vela e utilizzando attrezzature per sub, pizzò l’esplosivo sotto la conduttura del Nord Stream.

Chervinsky ha agito su ordine del comandante in capo delle forze armate di Kiev

L’attacco ha causato enormi perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che corrono dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, lasciando intatto solo uno dei quattro collegamenti della rete. Chervinsky, sempre secondo il Washington Post,  non ha agito né pianificato l’operazione da solo, ma ha preso ordini da funzionari ucraini sotto la guida diretta del generale Valery Zaluzhny, il comandante in capo delle forze armate di Kiev.