Centrodestra in rotta nelle Regioni. Forza Italia fuori in Liguria e Abruzzo. Toti non nomina nemmeno un assessore azzurro. E Marsilio manda a casa il forzista Febbo

Forza Italia è completamente fuori dalla giunta della Liguria e anche in Abruzzo l’unico assessore forzista è stato appena rimosso dall’esecutivo regionale. Il Toti bis in Liguria porta alla conferma dei fedelissimi del presidente Giovanni Toti (nella foto) che tiene per sé le deleghe al bilancio e alla sanità: “L’accordo politico trovato è equilibrato, lascerà qualcuno più soddisfatto qualcuno meno, ma credo che tutti gli attori possano sentirsi coinvolti”. Nella lista degli assessori del presidente non mancano Ilaria Cavo (deleghe a scuola e formazione professionale), Marco Scajola (urbanistica e demanio), Giacomo Giampedrone (protezione civile). Al salviniano Andrea Benveduti (sviluppo economico, commercio, industria e portualità) va anche la vicepresidenza.

Il Carroccio conserva la presidenza del consiglio regionale e nell’esecutivo fa il bis con Alessandro Piana (agricoltura, caccia e pesca). Fratelli d’Italia torna in giunta confermando il meloniano Gianni Berrino (trasporti, lavoro e turismo) e con una new entry, Simona Ferro, che oltre al personale si occuperà di 2 nuove deleghe: bambini e animali. A nulla sono valsi gli appelli all’unità di Silvio Berlusconi, Forza Italia resta a bocca asciutta in Liguria e dovrà accontentarsi del segretario della presidenza del consiglio regionale.

DA NORD A SUD. Più a Sud gli azzurri perdono altro terreno. Si è aperto il regolamento di conti in Abruzzo dove il presidente sovranista, Marco Marsilio, ha appena rimosso dalla giunta il forzista Mauro Febbo (FI) che torna consigliere regionale al posto di Daniele D’Amario. “è la conclusione di giochi di poltrone già visti. Un autentico regolamento di conti interno in perfetto stile western per la Regione Abruzzo costantemente svilita e calpestata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia per interessi campanilistici legati alle elezioni amministrative”, commenta il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi. “Emerge tutta la debolezza e l’incoerenza del presidente Marsilio – aggiunge – in balia delle correnti, delle rivalità e delle ritorsioni nella sua maggioranza”.

Arriva così al culmine la crisi aperta nel centrodestra già da metà luglio in Abruzzo con scelte che per le amministrative hanno fatto strage di candidati sindaci della Lega ad Avezzano e soprattutto a Chieti dove la candidatura al tricolore dell’ex senatore Fabrizio Di Stefano, imposta dalla Lega, ha spinto il forzista Mauro Febbo a sostenere un terzo polo ribaltando il risultato elettorale a favore del centrosinistra. “Quello che mi rammarica è che di fronte alle conseguenze di una pandemia che sta colpendo il sistema sanitario nazionale, mondiale ed economico (regionale, nazione e mondiale) ci si concentrasse su queste problematiche e su come intervenire – dichiara amareggiato l’azzurro Febbo – Ne prendo atto e con serenità andrò a ricoprire il ruolo di presidente del gruppo consigliare di Forza Italia garantendo il mio impegno nell’interesse del nostro Abruzzo e della sua comunità”.

Per il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, la decisione di Marsilio non può essere condivisa: “L’assessore Febbo è una risorsa essenziale nel governo della Regione Abruzzo. Con lealtà, ma anche con fermezza rappresenteremo questa posizione di Forza Italia a Marsilio e alla coalizione, confermando stima e sostegno per l’assessore Febbo”. Per domani alle ore 15 il governatore Marsilio ha quindi convocato i coordinatori regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per definire un nuovo assetto della giunta.