Delirio di Zelensky: pronti a reintegrare la Crimea

La controffensiva ucraina arranca, ma il presidente Volodymyr Zelensky annuncia obiettivi surreali.

Delirio di Zelensky: pronti a reintegrare la Crimea

Il leader ucraino appare decisamente scollato dalla realtà. “Possiamo reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale dell’Ucraina”, ha detto ieri Volodymyr Zelensky. “Ho avuto incontri importanti di preparazione di eventi internazionali per agosto, tra cui la Piattaforma di Crimea – ha spiegato il presidente ucraino- Stiamo anche preparando un elenco di misure di de-occupazione per la Crimea. Passi completi: sicurezza, economia e sociale”.

La controffensiva ucraina arranca, ma il presidente Volodymyr Zelensky annuncia obiettivi surreali

E ancora: “La Crimea, come il resto dell’Ucraina sarà libera, libera da tutti i mali russi, a cominciare dai missili russi”, ha aggiunto, invitando i russi a “considerare di tornare a casa in Russia mentre il ponte di Crimea è ancora in qualche modo operativo”. La Russia, ha insistito, “perderà questa guerra e nessun missile la salverà”.

Parole quanto mai avventate considerando che la controffensiva ucraina non sta procedendo come lo stesso Zelensky e quanti lo sostengono militarmente speravano. Nei giorni scorsi le truppe di Kiev hanno intensificato le ostilità in Ucraina ma senza successo, ha detto il presidente russo, Vladimir Putin. “Le forze armate ucraine hanno intensificato i combattimenti, ma non hanno avuto successo, l’offensiva è stata respinta”, ha spiegato il leader del Cremlino, secondo cui nella giornata di mercoledì le truppe ucraine hanno subito la perdita di “oltre 200 uomini”.

Che la guerra si stia mettendo male ormai non è solo Putin dirlo. Ma gli stessi vertici militari di Kiev

“Sfortunatamente – ha sottolineato – anche noi abbiamo subito delle perdite ma la differenza è colossale: le nostre perdite possono essere anche 10 volte inferiori a quelle del nemico”. Che la controffensiva ucraina si sia inceppata lo ha riconosciuto Kiev stessa: “È in ritardo rispetto al previsto”, ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov appena tre giorni fa. Reznikov ha comunque assicurato di “non essere preoccupato”, definendo allo stesso tempo errata l’opinione secondo cui “ogni controffensiva dovrebbe essere rapida”.

Il ministro ha elencato diversi motivi per cui potrebbe essere più lenta del previsto. “Si tratta di una questione di difesa aerea. È una questione di fatto che abbiamo una linea del fronte molto lunga”. Reznikov ha spiegato poi che l’avanzata sul fronte meridionale è in gran parte rallentata dalle mine disseminate dalle truppe russe, sottolineando che molto spesso i solfati ucraini devono bonificare manualmente i percorsi attraverso questi campi.