Dicono che Zelensky sia un democratico e difenda la democrazia europea. Ma sarà vero? Personalmente ho forti dubbi.
Lisa Bonora
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Gentile lettrice, sì, un fior di democratico. Le propongo un elenco, molto parziale, delle opere “benefiche” di Zelensky. Ha sciolto gli 11 partiti d’opposizione (roba da Nord Corea o Arabia Saudita). Ha sciolto la Chiesa Ortodossa, imprigionato parte del clero, sequestrato conventi e seminari. Ha fondato una nuova Chiesa i cui vertici vengono nominati da lui stesso (neanche in Cina). Ha fatto bruciare in piazza tutti i classici della letteratura russa (non accadeva dal medioevo). Ha abolito le elezioni “perché c’è la guerra” (c’è anche in Russia, ma lì si vota normalmente). Ha radunato tutti i giornali e le tv sotto un’unica agenzia statale controllata da lui. Ha fatto uccidere (5 marzo ‘22) Denis Borisovič Kireev, agente dei servizi e membro della delegazione ucraina ai negoziati con la Russia, per sospetto tradimento. Niente processo, una pallottola alla nuca e via. Ha ordinato gli omicidi di Darja Dugina (figlia del filosofo russo Dugin), il giornalista russo Vladen Tatarski, l’ex sindaco di Lugansk Manolis Pilavov e innumerevoli altri. Consente ai servizi segreti di pubblicare la lista di persone “da eliminare”, in cui fu inserito anche Papa Francesco, poi cancellato per le proteste diplomatiche. Prima della guerra varò leggi che annullavano l’indipendenza della magistratura (“svolta dittatoriale”, scrissero The Times, The Guardian, La Stampa, ecc. ma nessuno lo ricorda). Chissà quante ne dimentico, ma penso che le cose citate bastino e avanzino per farsi un’idea.