Donatore di sangue australiano ha salvato la vita a oltre 2 milioni di bambini. Ecco l’uomo dal braccio d’oro che possiede un anticorpo rarissimo

Un donatore australiano ha salvato la vita a oltre due milioni di bambini. Si chiama James Harrison ed è stato soprannominato “braccio d’oro”. Una storia raccontata dalla Cnn proprio qualche giorno prima della giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra domenica 14 giugno.  Harrison, che ora ha 78 anni, ha iniziato a donare il sangue giovanissimo dopo un intervento chirurgico che gli ha salvato la vita grazie anche all’infusione di 13 litri di sangue.

L’uomo ha un sangue particolare. E i ricercatori australiani se ne sono accorti subito, già nel 1967, hanno scoperto che quel sangue conteneva un rarissimo anticorpo capace di prevenire la cosiddetta malattia Rh, a causa della quale se una donna ha Rh negativo e il bimbo che porta in grembo ha Rh positivo il sistema immunitario materno attacca le cellule del feto, portando nei casi peggiori ad aborto. Una scoperta sconvolgente che ha portato Harrison a fare oltre mille donazioni. Lo stesso donatore ha lavorato con i medici australiani per sviluppare la cura, a base appunto dell’anticorpo, che viene usata ora per prevenire la malattia in tutto il mondo. Nonostante il numero di donazioni, ha spiegato Harrison alla Cnn, l’uomo ha ancora paura degli aghi. “Non ho guardato l’ago entrare nel mio braccio nemmeno una volta – racconta – guardo il soffitto o l’infermiera, ma non riesco a guardare il sangue”. Nel mondo, ricorda l’Oms, ci sono ogni anno 108 milioni di donazioni di sangue, ma metà sono raccolte nei paesi avanzati, che invece hanno solo il 18% della richiesta di sacche. L’obiettivo per il 2020 è che tutti i paesi diventino autosufficienti.