Esterno Notte si conclude con gli ultimi episodi nella serata di giovedì 17 novembre 2022. Il percorso e il progetto cinematografico del regista Marco Bellocchio è stato accolto dalla critica ma attaccato dalla prima figlia di Moro.
Esterno Notte, ultima puntata su Rai 1: anticipazioni
Esterno notte è l’ultimo film del regista Marco Bellocchio e racconta il rapimento e la morte dell’onorevole Aldo Moro. Il film è arrivato su Rai 1 ed è stato diviso in tre prime serate di autunno: lunedì 14, martedì 15 e giovedì 17 novembre.
Gli ultimi episodi vanno in onda il 17 novembre e concludono la miniserie su Moro. Il settimo episodio vede protagonista principalmente il personaggio di Eleonora Moro, moglie di Aldo. Il suo percorso prevede incontri con vari uomini: da Zaccagnini (segretario della DC) a Cossiga, da Papa Paolo VI al giornalista Guerzoni. L‘ultimo episodio è ambientato 55 giorni dopo il rapimento dell’onorevole Moro, ossia quando le Br decisero di ucciderlo e di far ritrovare il suo cadavere in un Renault 4 rossa ritrovata il 9 maggio in via Caetani (Roma).
L’attacco di Maria Fida Moro contro la miniserie
La prima figlia di Aldo Moro, Maria Fida si è scagliata contro la miniserie di Marco Bellocchio. “O si decide che siamo personaggi storici, e allora si rispetta la storia, o si decide che siamo personaggi privati e allora ci si lascia in pace”.
“La settimana prima di Natale compirò 76 anni” ha dichiarato all’Agi, “e dopo aver avuto l’infanzia, la giovinezza e l’età adulta rovinate dal malefico caso Moro immaginavo, stupidamente, di poter sedere su una panchina al sole, prendere un tè con delle amiche, leggere un bel libro. Ma non è per niente così, avrò avuto sette anni quando un pericolo oscuro e un dolore mostruoso si sono insinuati nella mia vita e non se ne sono più andati”.
“Mio figlio e io viviamo, nascosti in bella vista, col citofono, campanello e telefono spenti”, ha spiegato Maria Fida Moro, “ma ogni giorno un’ondata di tsunami ci raggiunge ugualmente. Non pretendo che gli altri – che non hanno provato – capiscano, ma a dispetto dell’esperienza seguito a sperarci”.
“È già vergognoso infischiarsene del dolore altrui ed è doppiamente vile usarlo per fare affari – conclude l’ex senatrice – Nel 1963 papà conclude così un discorso credo a Firenze: ‘Lasciamo dunque che i morti seppelliscano i morti, noi siamo diversi, noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato'”.