Femminicidio Giulia Cecchettin, la procura indaga sulla telefonata ai carabinieri: “Nessun intervento dopo la segnalazione”

La procura sta verificando se ci sia stato un intervento dei carabinieri dopo la telefonata che segnalava l'aggressione a Giulia Cecchettin.

Femminicidio Giulia Cecchettin, la procura indaga sulla telefonata ai carabinieri: “Nessun intervento dopo la segnalazione”

Dopo la telefonata al 112 non c’è stato nessun intervento e per questo la procura di Venezia sta portando avanti alcuni accertamenti. L’intenzione è di capire cosa è successo dopo la chiamata di un testimone al 112, nella quale si segnalava una lite in corso nel parcheggio in via Aldo Moro a Vigonovo (Venezia). Parliamo dell’aggressione di Filippo Turetta ai danni di Giulia Cecchettin, prima che il ragazzo accoltellasse e uccidesse la giovane. 

Secondo quanto scrive l’Adnkronos, l’intenzione è quella di accertare se i carabinieri siano partiti per verificare quella chiamata d’allarme o se non è mai stato raggiunto il luogo in cui Giulia Cecchettin è stata aggredita. 

Femminicidio di Giulia Cecchettin, le indagini sulla chiamata al 112

Il testimone riferisce al 112 di un litigio “violento” tra due persone, che sarebbe avvenuto a 150 metri da casa, intorno alle 23.15 di sabato 11 novembre. La persona avrebbe sentito una “voce femminile urlare così mi fai male”, chiedendo ripetutamente aiuto, secondo quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare di Turetta. 

L’auto del ragazzo prima di dirigersi verso la zona industriale di Fossò, dove è stata uccisa la 22enne, aveva fatto una sosta di pochi minuti. Le telecamere riprendono l’auto in movimento e prima era rimasta ferma nel parcheggio per massimo cinque minuti. 

Secondo quanto scritto nell’ordinanza, il testimone spiega di aver visto “un individuo calciare violentemente una sagoma che si trovava a terra, notando poi allontanarsi una Fiat Grande Punto di colore scuro, della quale non era riuscito a scorgere il numero di targa”. La telefonata è arrivata alla centrale operativa di Padova ed è stata dirottata poi a Chioggia. 

I carabinieri hanno spiegato che c’è soltanto una telefonata legata all’omicidio di Giulia Cecchettin, quella dell’uomo che ha raccontato di un’accesa lite tra una coppia di giovani “con un’aggressione fisica ai danni della ragazza” nel parcheggio.