La Russia non risparmia neanche la zona proibita di Chernobyl, l’area di interdizione dove il 26 aprile 1986 si consumò il più grande disastro nucleare della storia. Le forze di Mosca hanno violato i confini, di là dal fiume Pripyat. Uno dei luoghi più pericolosi della Terra, perché proprio lì sono stoccate circa 200 tonnellate di scorie radioattive, oltre il sarcofago che contiene il reattore esploso 36 anni fa.
Guerra Ucraina Russia, a Chernobyl ci sono stoccate 200 tonnellate di scorie radioattive
A lanciare l’allarme, a poche ore dalla prima offensiva russa in suolo ucraino (leggi l’articolo), è stato lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky con un tweet: “Le forze di occupazione russe stanno cercando di impadronirsi della centrale di Chernobyl. I nostri soldati stanno dando la vita perché la tragedia del 1986 non si ripeta. L’ho segnalato anche al premier svedese. Questa e’ una dichiarazione di guerra a tutta l’Europa”.
Il ministero dell’Interno ucraino, citato da Nbc, ha confermato la presenza di combattimenti nella zona di Chernobyl precisando che gli impianti di stoccaggio delle scorie sono attualmente intatti, anche se a rischio di essere distrutti. “Combattimenti sono in corso nei pressi del deposito di scorie nucleari di Chernobyl. Le forze russe sono avanzate dalla Bielorussia”, ha affermato il consigliere del ministero dell’Interno, Anton Guerachtchenko.