Il giorno dopo la Severino si salva De Magistris. Ribaltata la sentenza di primo grado anche per il tecnico informatico Genchi. Non ci fu abuso d’ufficio

De Magistris si salva. Il rischio sospensione dalla carica di sindaco di Napoli è scongiurato. Eh sì, perchè ieri De Magistris ha ottenuto dalla corte di appello di Roma l’assoluzione da un’accusa di abuso d’ufficio che, in primo grado, gli era costata una condanna ad un anno e tre mesi di reclusione, in concorso con il consulente informatico Gioacchino Genchi.

LA VICENDA
La sentenza rivestiva particolare importanza alla luce del rigetto del ricorso che lo stesso De Magistris aveva inoltrato alla Corte Costituzionale sulle norme della legge Severino relative alla sospensione degli amministratori locali condannati, anche in via non definitiva. Il processo riguardava presunti illeciti avvenuti nel 2006, epoca in cui l’attuale sindaco del capoluogo campano era pubblico ministero a Catanzaro. Sotto accusa era finita l’acquisizione di tabulati telefonici di otto parlamentati senza le autorizzazioni delle camere di appartenenza. “Sono molto contento, finalmente è stata fatta giustizia” ha commentato De Magistris dopo aver appreso dal suo difensore, Massimo Ciardullo, di essere stato assolto. “Per me – ha dichiarato – finisce un incubo. È stata una vicenda che mi ha procurato molta sofferenza. L’assoluzione è motivo di grande soddisfazione”. Se le richieste del procuratore non fossero state accolte e de Magistris fosse stato condannato, l’ex magistrato sarebbe decaduto dalla carica in virtù della legge Severino, sulla quale si è espressa la Consulta, che ha respinto il ricorso del primo cittadino partenopeo e giudicato “costituzionale” il provvedimento.