Ilaria Salis lascerà il carcere ungherese e andrà ai domiciliari. Il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto il ricorso presentato dai legali dell’attivista italiana, che potrà quindi andare ai domiciliari a Budapest. Il ricorso era stato presentata contro la decisione del giudice, Joszef Sos, nell’ultima udienza del 28 marzo, quando ha negato i domiciliari in Italia e in Ungheria.
La richiesta è stata invece accolta in appello: la 39enne, candidata con Avs alle prossime elezioni europee, potrà lasciare il carcere di Budapest in cui si trova da più di 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento diventerà esecutivo appena verrà pagata la cauzione.
Ilaria Salis lascia il carcere di Budapest: accolto il ricorso, andrà ai domiciliari
La decisione è stata confermata anche dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il question time alla Camera: “Annuncio la decisione del Tribunale del Riesame ungherese che ha concesso gli arresti domiciliari a Ilaria Salis, che potrà dunque essere ai domiciliari in Ungheria”.
Il padre di Ilaria, Roberto Salis, ha subito detto all’Ansa che Ilaria “è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”. Anche i legali italiani di Ilaria Salis, Mauro Straini ed Eugenio Losco, parlano con l’Ansa: “Siamo molto soddisfatti, finalmente finisce questo incubo per Ilaria ma la sua battaglia continua”.