Il piano di pace Ue è già un flop: da Usa e Ucraina una nuova bozza in 19 punti

Kiev è scettica e Mosca già lo rigetta: il piano di pace dell'Ue non convince nessuno. E intanto Usa e Ucraina stilano una nuova bozza.

Il piano di pace Ue è già un flop: da Usa e Ucraina una nuova bozza in 19 punti

Da un lato, il piano di pace degli Stati Uniti che piace alla Russia ma non all’Ucraina; dall’altro, la controproposta dell’Unione europea che incontra il gradimento di Kiev ma non quello di Mosca. E, come se non bastasse, anche una bozza del piano di pace redatto a Ginevra da Usa e Ucraina e contenente 19 punti. Un documento nel quale vengono congelati i nodi più controversi – come le questioni territoriali – su cui si dovranno invece confrontare i presidenti di Usa e Ucraina.

A distanza di tre anni dall’inizio dell’invasione russa dell’ex repubblica sovietica e stando alle parole di Donald Trump, il cessate il fuoco tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky sembrava ormai a un passo. Peccato che le cose non starebbero affatto così, perché le parti continuano a litigare su tutto. Resistenze che hanno indispettito non poco il tycoon americano che, come al solito, ieri se l’è presa con il leader di Kiev intimandogli di “accettare” la proposta degli Usa entro questa settimana, salvo poi cambiare idea qualche ora dopo: The Economist fa sapere che il presidente starebbe pensando di posticipare di una settimana la scadenza del precedente ultimatum, che sarebbe terminato giovedì 27 novembre.

Una decisione che, se confermata, smentirebbe le dichiarazioni del segretario di Stato Marco Rubio e dell’inviato speciale Steve Witkoff, che ieri avevano giurato di avere avuto “un incontro ampio e produttivo con la delegazione ucraina per esaminare le ultime bozze degli accordi in discussione”, lasciando presagire “un’intesa a breve”.

Resistenze e controproposte

Davanti al pressing di Washington per accettare l’accordo, Zelensky ha risposto a Trump facendogli notare che “l’Ucraina non ha mai voluto la guerra e non siamo mai stati un ostacolo alla pace”, a differenza di Putin che “vuole il riconoscimento legale di ciò che ha rubato”. L’Ucraina, dunque, non fa marcia indietro e ribadisce che “i confini non si modificano con la forza” e che “i criminali non devono rimanere impuniti”.

Per risolvere l’impasse, l’Unione europea di Ursula von der Leyen ha provato una mediazione in extremis per “migliorare” il piano di pace del presidente Trump con una controproposta, messa nero su bianco da Regno Unito, Francia e Germania, “più equilibrata” e quindi accettabile da entrambe le parti. L’idea, come riportato da Reuters, è quella di coinvolgere non solo Kiev e Mosca, ma anche la Nato, così da dotare l’Europa di un rinnovato equilibrio di sicurezza che possa mettere fine all’attuale conflitto ucraino e anche a eventuali ulteriori guerre di aggressione.

Nodi al pettine

Alla base della proposta europea c’è l’istituzione di un patto di non aggressione totale tra Russia, Ucraina, Ue e Nato. Rispetto al piano Trump, viene rivisto al rialzo anche il limite massimo di truppe dell’esercito di Kiev, che arriverebbe a 800mila unità. Tra le modifiche più complicate da fare accettare da Mosca c’è senza dubbio il meccanismo di ingresso dell’Ucraina nella Nato, che resterebbe valido ma che, come da norme, potrebbe avvenire soltanto in caso di unanimità: un consenso che, come noto, attualmente non c’è e difficilmente potrà mai verificarsi.

A livello di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’Ue propone di attuare un meccanismo difensivo che ricalcherebbe quello previsto dall’articolo 5 della Nato. Un accordo, quello proposto da Bruxelles, che non fa pienamente felice nemmeno Zelensky, in quanto prevede il riconoscimento dei territori già occupati dai russi, imponendo però una clausola che garantisca il libero uso ucraino del Dnepr e permetta il passaggio del grano nel Mar Nero. Quel che è certo è che se il piano americano fa storcere la bocca a Kiev, quello dell’Ue è stato già ritenuto “inaccettabile” dal Cremlino, che parla di proposta “non costruttiva”. L’unica buona notizia per Kiev arriva dalla telefonata tra Zelensky e il vicepresidente Usa, JD Vance, nel quale il leader ucraino ha chiesto di coinvolgere in questo processo i Paesi Ue. Punto su cui Vance ha concordato.

In Ucraina la tensione resta alle stelle

Mentre la diplomazia prova, con non poca difficoltà, a dirimere l’intricata matassa, in Ucraina continua imperterrita la guerra. Nelle ultime 24 ore Mosca ha conquistato altri due villaggi nelle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk, mentre continua a bombardare Kharkiv — dove sono stati registrati quattro morti e 17 feriti — e il porto di Odessa, dove sono stati provocati “ingenti danni” dai droni russi.

Gli attacchi della Russia hanno interessato soprattutto il sud dell’Ucraina, mettendo in apprensione la Romania che, di tutta risposta e a riprova di come la situazione sia ancora tesa, ha fatto decollare i suoi caccia per evitare eventuali sconfinamenti nei cieli d’Europa.