La marea di petrolio arriva al governo. Indagato il sottosegretario De Filippo, avrebbe chiesto favori a un sindaco

Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd), è indagato nell'ambito dell'inchiesta di Potenza. Il caso tocca così anche il Governo.

Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd), è indagato per l’ipotesi di reato di induzione indebita nell’ambito dell‘inchiesta della procura di Potenza sul petrolio. Secondo i magistrati l’esponente del Governo, ex presidente della Regione Basilicata, avrebbe parlato di favori con l’ex sindaco di Corleto Perticara Rosaria Vicino, attualmente in regime di arresti domiciliari. In sostanza avrebbe dovuto trovare un posto di lavoro alla Vicino in cambio di un appoggio elettorale.

Con il nome di De Filippo, per la prima volta dall’inizia dell’inchiesta di Potenza viene coinvolto un componente del Governo, anche se il caso ha portato alle dimissioni di Federica Guidi dallo Sviluppo economico. E subito il Movimento 5 Stelle è partito all’attacco: “De Filippo, nominato dal Bomba (Matteo Renzi, ndr) sottosegretario alla salute nel 2014, è il primo indagato del governo nell’ambito dello scandalo Trivellopoli”, scrive Beppe Grillo sul proprio blog. “Il ministro Guidi si dimise nel giro di un paio d’ore, quanto ci metterà De Filippo ad andarsene a casa? Trivellopoli e’ solo all’inizio, chi sara’ il prossimo indagato nel governo? Vadano tutti a casa ora!”, conclude il leader pentastellato.