Lisa Gabriele, storia ed ultime notizie dell’omicidio della ragazza nel 2005

Lisa Gabriele è al 22enne uccisa nel 2005 nel Cosentino. FU trovata nel bosco senza vita. Oggi il caso si riapre.

Lisa Gabriele, storia ed ultime notizie dell’omicidio della ragazza nel 2005

Lisa Gabriele, spuntano nuovi indizia e una pista sul caso della ragazza uccisa nel 2005. Gli inquirenti avevano in passato archiviato il caso, poi è stato riaperto ed addirittura fermato un uomo.

Lisa Gabriele, storia dell’omicidio della ragazza nel 2005

Lisa Gabriele aveva 22 anni quando è stata uccisa il 7 ottobre del 2005 a Montalto Uffugo, nel Cosentino. Quando fu trovato il corpo senza vita nel bosco, fu inscenato un suicidio. Furono fatti trovare degli psicofarmaci, una bottiglia di whisky e un biglietto di addio. In realtà in questi anni tanti sono stati i depistaggi. Infatti, il medico legale ha accertato che la ragazza è stata soffocata con un cuscino. Il programma “Chi l’ha visto?” è tornata ad occuparsi del caso dopo gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.

Ultime notizie sul caso

I carabinieri della Compagnia di Rende hanno arrestato un uomo di 50 anni, Maurizio Mirko Abate, ex agente della polizia stradale. Secondo gli inquirenti l’uomo e Lisa avrebbero avuto una relazione sentimentale anche se Abate era sposato. L’ex poliziotto é accusato di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione. Abate nel 2005 era in servizio alla sottosezione della Polizia stradale di Cosenza Nord. E’ accusato anche di spaccio e cessione di marijuana nei confronti del figlio.

“Le risultanze di questa nuova fase investigativa, complessivamente valutate – si legge in una nota dei carabinieri – hanno consentito di verificare, in maniera più approfondita, quanto raccolto nella prima fase, colmando alcune lacune investigative e facendo emergere un quadro indiziario significativamente grave e tale da collegare il reato contestato alla persona dell’indagato. Quanto globalmente acquisito sul piano investigativo ha consentito alla magistratura inquirente e giudicante di valutare gli elementi indiziari raccolti come convergenti, gravi, univoci e coerenti e non confutati da ricostruzioni alternative plausibili, idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulle responsabilità dell’indagato”. 

 

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