L’Italia in marcia per Gaza: al via i cortei in oltre cento città. Ma sulla marea umana è scontro totale tra Meloni e Conte

L’Italia in marcia per Gaza: muraglie umane in oltre cento città. Salvini minaccia sanzioni ai lavoratori, scontro aperto tra Meloni e Conte

L’Italia in marcia per Gaza: al via i cortei in oltre cento città. Ma sulla marea umana è scontro totale tra Meloni e Conte

È un’onda travolgente quella che attraversa oggi l’Italia, da nord a sud: sterminati cortei, numeri incalcolabili, una marea umana che sta invadendo le strade di oltre cento città. Dalla Capitale a Milano, da Torino a Napoli, da Venezia a Palermo, decine di migliaia di manifestanti hanno risposto all’appello della Cgil e dei sindacati di base per lo sciopero generale in solidarietà con la popolazione palestinese e con la Global Sumud Flotilla.

Ma la giornata è segnata anche da un durissimo scontro politico. Giuseppe Conte accusa Giorgia Meloni di essere “il primo agitatore delle piazze”, di “provocare lo scontro sociale per soffocare il dissenso” e di “spaccare il Paese”. “Non cadete nelle provocazioni – ha detto l’ex premier e leader M5S rivolto ai manifestanti – la vostra protesta è pacifica e legittima, non ci caschiamo”. Parole che fanno seguito a quelle della premier Meloni che aveva contestato la decisione dei sindacati di manifestare in quanto, a suo dire, vogliono soltanto un “weekend lungo”.

Davanti alla marea umana anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, parlando a Mattino Cinque ha usato parole incendiarie ribadendo che lo sciopero di oggi “è illegittimo, non perchè non lo vuole Salvini ma perchè la commissione tecnica di garanzia lo ha dichiarato illegittimo, perchè lo devi avvisare con 10 giorni di anticipo, non con due giorni di anticipo”. Leader della Lega che poi ha avvertito: “Chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni personali sia come scioperanti singoli che come organizzazioni sindacali”.

Le piazze: da Milano a Roma numeri da record

A Milano la Cgil parla di 100mila persone: la testa del corteo ha già raggiunto piazza Leonardo da Vinci, mentre la coda è ancora ferma a Porta Venezia. “È una grande risposta del popolo della pace – ha dichiarato il segretario Cgil Luca Stanzione – contro chi vuole negare diritti e attaccare lo sciopero”.

A Roma la Questura stima oltre 60mila manifestanti. Il corteo, partito da piazza Vittorio, si è mosso verso Porta Pia, sede del ministero dei Trasporti. Bandiere palestinesi, striscioni contro il governo e cori per la pace hanno riempito il centro, con l’afflusso in continuo aumento.

A Torino, secondo la Cgil, sono più di 50mila i partecipanti: studenti, famiglie e lavoratori in corteo da piazza Palazzo di Città, ribattezzata “piazza Gaza”. Lungo i dieci chilometri del percorso sventolano bandiere palestinesi e cartelli contro la premier Meloni e i vicepremier Salvini e Tajani.

Le altre città: Torino, Venezia, Genova, Napoli e Palermo

A Genova la mobilitazione ha portato in piazza 40mila persone, con un lungo corteo partito dal terminal traghetti e confluito nel cuore della città.

A Torino, secondo la Cgil, il corteo – in cui sta sfilando anche l’ex sindaca Chiara Appendino – è composto da “oltre 50mila persone”.

A Venezia e Mestre sono oltre 20mila i partecipanti secondo la Questura, 30mila per gli organizzatori: due cortei hanno attraversato il Ponte della Libertà, bloccando per ore i collegamenti con la città lagunare.

A Napoli la Cgil rivendica 50mila persone in corteo, dalla stazione Garibaldi a piazza Municipio, con trasporti cittadini in tilt: chiuse le linee 1 e 6 della metro.

A Palermo, secondo gli organizzatori, sono 30mila i manifestanti che sfilano dalla stazione centrale verso Palazzo d’Orleans, con una folla di studenti e cittadini che applaudono dai marciapiedi.

Cortei anche a Cagliari, Spezia, Verona, Pisa e Trieste

In Sardegna, Cagliari è bloccata da un corteo che la Cgil quantifica in 30mila persone (15mila per la Questura): tamburi, coreografie e bandiere palestinesi hanno invaso le vie fino a piazza del Carmine.

Alla Spezia, in 10mila hanno sfilato dall’arsenale marittimo alla prefettura; a Pisa, sempre 10mila manifestanti hanno percorso il centro storico fino all’Aurelia, con scritte e cori contro la premier. A Verona la Questura stima 5mila persone, con studenti e docenti in corteo per Gaza.

A Trieste due iniziative parallele: il corteo della Cgil con circa 4mila manifestanti e il presidio Usb al porto, dove è stato bloccato il varco 4.

La situazione nelle altre città del Sud e delle isole

In Calabria migliaia di persone hanno manifestato da Reggio a Cosenza, con bandiere palestinesi e cartelli contro Benjamin Netanyahu e il governo italiano. A Messina circa 1.500 persone hanno sfilato senza incidenti, garantiti i servizi minimi per i collegamenti sullo Stretto.

Clima politico infuocato

Il fronte politico resta rovente. Conte parla di “tecnica studiata dal governo per provocare scontri e giustificare restrizioni”, mentre dal centrosinistra Elly Schlein e Nicola Fratoianni attaccano l’esecutivo difendendo il diritto di sciopero. Salvini insiste invece sulla presunta illegittimità della protesta: “Chi sciopera sa che rischia sanzioni, Landini se ne assuma la responsabilità”.

Nel Paese, intanto, la protesta continua a gonfiarsi. Una marea che non accenna a fermarsi, tra rivendicazioni di pace, accuse incrociate e un’Italia spaccata tra le piazze e Palazzo Chigi.