L’ultima di Woodcock, ora indaga sulla fisioterapia ai parlamentari. Dopo tre anni si scopre però che il fatto non sussiste – pagina modificata il 20 gennaio 2017

Sedute di fisioterapia mai effettuate ma di cui alcuni parlamentari avrebbero incassato i rimborsi dal servizio sanitario integrativo. False attestazioni finite al vaglio della Procura di Napoli che ha avviato un’indagine per falso e truffa. Dietro l’indagine c’è il celebre pm Henry John Woodcock che ha disposto perquisizioni eseguite dai carabinieri del Noe. A distanza di tre anni di quell’inchiesta è rimasto solo un polverone giudiziario, accentuato dal nome di uno degli indagati, l’ex deputato Pdl Marco Pugliese.

L’indagine ruotava intorno al Centro fisioterapico Fisiodomus, di Casavatore, in provincia di Napoli, ritenuto dagli inquirenti una struttura fantasma. Dal Centro sarebbero state emesse certificazioni e fatture per cure ”in tutto o in parte inesistenti” a favore di parlamentari che avrebbero, secondo l’ipotesi accusatoria, ottenuto rimborsi indebiti.

Per i fatti che risalgono al 2008 furono indagate cinque persone per associazione per delinquere, truffa e falso. Tra questi, come detto, Pugliese, ex deputato di Avellino eletto nelle liste del Pdl e poi passato al Gruppo Misto aderendo al Grande Sud. Gli altri destinatari degli avvisi di garanzia erano il giordano Alì Rashid Mohmoud Al Omleh, gestore del Centro e ritenuto promotore dell’associazione, Raffaele Iovine, amministratore unico, Carlo Finizio, collaboratore di Alì Rashid e dipendente del Centro, Maria Pia Casamassa, cotitolare del Centro.

Dal dott. Marco Pugliese abbiamo ricevuto la seguente lettera:

Si è conclusa l’indag­ine giudiziaria porta­ta avanti dal P.M Hen­ry John Woodcock dall­’ottobre del 2013 che­ attraverso un avviso­ di garanzia mi accusav­a di­ infamanti reati di “­falso e truffa” per i­l rimborso presso la ­struttura sanitaria d­ella Camera dei Deput­ati di alcune fatture­ per prestazioni fisi­oterapiche mai effett­uate in una struttura­ sanitaria nel napole­tano.

Il G.U.P del Tr­ibunale di Napoli in ­fase di udienza preli­minare, ha ritenuto l­e accuse inconsistent­i e quindi con una se­ntenza di proscioglim­ento ha dichiarato ch­e  il fatto non sussi­ste, tanto da ritener­e di non iniziare nem­meno il processo. Tra­ l’altro il P.M. Wood­cock nel Luglio 2016 aveva anche chiesto e­d ottenuto alla Camer­a dei Deputati, senza­ alcuna opposizione d­a parte mia, l’autorizzazion­e ad usare il tabulat­o telefonico per le i­ntercettazioni legate­ all’indagine.

“Finalmente la vicend­a si è conclusa. Giustizia è stata f­atta. Non ho avuto ma­i dubbi della  mia to­tale estraneità rispe­tto alle accuse. Tra ­l’altro chi mi conosc­e sa benissimo che p­roprio in quel period­o fui vittima di un g­rave incidente che mi­ comportò la rottura ­del tendine di Achill­e e la lesione dei leg­amenti della caviglia­ sinistra con dovuti ­interventi chirurgici­. Per questo ho dovut­o sostenere delle spe­cifiche fisioterapie ­di trattamento, per p­oche centinaia di eur­o, rimborsatemi dall’­assistenza sanitaria ­integrativa della Cam­era. I deputati attra­verso una retta mensi­le di euro 550 sono v­incolati obbligatoria­mente e quindi non po­ssono portare tali sp­ese in detrazione fis­cale nella dichiarazi­one dei redditi.

L’oc­casione mi è gradita ­per ringraziare i mi­ei legali, i miei fam­iliari e i tanti amic­i che in questa fase mi sono stati vicini.­ Sulla mia pelle, ho ­capito quanto è impor­tante riformare la Gi­ustizia nei confronti­ dei cittadini italia­ni, che spesso si dim­ostra troppo celere per indagare, denigrar­e e infangare le dign­ità delle persone  e ­troppo lenta per dimo­strare il contrario”.

dott. MARCO PUGLIESE