M5S aspetta il no di Foa alla Maglie (e alla De Santis). Alla Rai ancora in bilico la nomina della giornalista che gode del placet leghista

Nei corridoi di Viale Mazzini si mormora che alla fine sarà l’energica direttrice di Rai 1 Teresa De Santis a dover cedere

Nei corridoi di Viale Mazzini si mormora che alla fine sarà l’energica direttrice di Rai1, Teresa De Santis, a dover cedere: la resistenza a uno spazio in Tv per Maria Giovanna Maglie è più salda di quel che si pensi. Nonostante l’insistente pressing leghista, infatti, sarebbero stati gli stessi interni Rai a far presente direttamente a Marcello Foa come un eventuale contratto alla Maglie porterebbe a vere e proprie barricate. Lo stallo dunque, come raccontato ieri da La Notizia, prosegue col retrogusto di uno scontro più politico che televisivo. Ad opporsi in maniera ferrea alla giornalista, infatti, continua ad essere soprattutto il Movimento 5 stelle.

Dietro il niet ci sarebbe non solo una ragione politica (uno spazio su Rai1 a chi ha sempre riconosciuto di dovere tanto a Bettino Craxi, sarebbe difficilmente compreso dall’elettorato pentastellato), ma anche tecnica: “La striscia in prime-time alla Maglie – spiega una fonte vicina ai 5 Stelle – rischia di far perdere ascolti in una fascia fondamentale. E sarebbe un rischio inutile considerando i buoni risultati che sta registrando la rete”. In un certo senso, dunque, a non convincere pienamente il Movimento non sarebbe tout-court la direzione della De Santis, quanto “la sua insistenza su una nomina che evidentemente non può essere condivisa dal Movimento”.

Ed è per questo motivo che ora gli stessi pentastellati si aspettano una presa di posizione da parte del vertice Rai, a cominciare dallo stesso Foa e da Fabrizio Salini, che potrebbero chiudere definitivamente le porte alla giornalista e richiamare “all’ordine” la stessa De Santis, frenando di rimpallo anche il continuo pressing della Lega che proprio non sembra voler rinunciare alla presenza sovranista su Rai1.

A ingarbugliare ulteriormente la matassa ci ha pensato il caso The Voice: dopo il no di Salini alla presenza tra i giudici di Sfera Ebbasta, Fremantle si è sfilata dalla produzione, con la conseguenza che il programma Tv ora è a rischio. Carlo Freccero ha assicurato che tutto andrà come da copione e che, dunque, The Voice partirà il 23 aprile. Ma non ha risparmiato una frecciata a Salini: “Pensavo che la Rai fosse pronta a giustificare il politicamente scorretto in musica. Non è così”.