“Non importa saper fare quel che prometti, importa prometterlo bene.” Italian Politics, il film di Davide Parenti e Claudio Canepari realizzato da Le Iene e Medusa Film racconta una storia vera: quella di Ismaele La Vardera. Ismaele è un ragazzo di 23 anni, un giornalista, un volto de Le Iene che, su suggerimento di un consigliere comunale della sua città, decide di candidarsi a sindaco di Palermo alle elezioni che nel giugno 2017 hanno riconfermato Leoluca Orlando primo cittadino. Quello che in un primo momento nessuno sa, neanche la sua squadra, è che Ismaele di quella campagna elettorale ha registrato tutto, soprattutto quello che di una campagna elettorale “non si dovrebbe vedere”.
Il racconto di Ismaele prova ad andare oltre. “Non importa se dici una cosa e ne fai un’altra”, dice rassegnato nella pellicola in uscita al cinema il 26 novembre. Che Le Iene abbiano trovato il linguaggio vincente, a volte anche forzato, per svelare i retroscena di situazioni pubbliche e spinose è ormai noto da anni. Così sembra bastare un film, che cerca di distanziarsi dal linguaggio populista dell’antipolitica, per ridestare l’idea che i giochi di potere non siano mai in fondo così misteriosi. Da mafiosi ad attori che si improvvisano goffamente politici; da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, da Rosario Crocetta fino a Totò Cuffaro, burattinaio mai troppo velato di situazioni legate alle “stanze dei bottoni” locali. Nessuno manca all’appello nella ricostruzione di un racconto che scava da dentro. E non sempre trova del buono.