Marzia Capezzuti, altra svolta nel caso dalla 29enne uccisa nel giugno del 2021. Dopo il ritrovamento del cadavere nei mesi scorsi e l’apertura delle indagine dei Carabinieri di Salerno, sono state arrestate tre persone.
Marzia Capezzuti, dopo il ritrovamento del cadavere svolta nelle indagini
Marzia Capezzuti è la ventinovenne scomparsa nel giugno del 2021 a Pontecagnano Faiano (provincia di Salerno) dove, partendo da Milano, era andata a vivere con il suo compagno. Sul caso è stato aperto un fascicolo per omicidio ed occultamento di cadavere. Nei mesi scorsi è stato ritrovato in un casolare abbandonato il corpo in stato di decomposizione di una donna, che poi è risultata essere proprio la giovane Marzia.
A parlare della vicenda, era stato anche il padre della ragazza : “Mi crolla il mondo addosso. Leggo che mia figlia veniva picchiata, segregata e messa a dormire in cantina oltre a portarle via l’intera pensione. Ho detto a Laura (l’ex moglie) che siamo stati superficiali perché dovevamo conoscere queste persone. Sono stato poco comprensivo, avrei dovuto proteggerla di più. Stiamo parlando di una ragazza con il corpo di donna e con la mente di fanciulla. L’ultima volta la sorella del fidanzato di Marzia mi contattò dicendomi che i carabinieri l’avevano praticamente sfrattata e che lei è una brava persona”. Dall’inchiesta sono state cinque le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui alcuni parenti (compresa la sorella) del fidanzato della vittima.
Arrestate tre persone di cui un minorenne
Poi, ecco la svolta nelle indagini. Agli arresti sono finiti un uomo e una donna maggiorenni, forse una coppia, e un minore. Su loro grava la pesantissima accusa di maltrattamenti, tortura ed omicidio. Sul cadavere, stando a quanto risultato dall’inchiesta, c’erano segni di strangolamento. Le ordinanze di custodia cautelare sono state ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse, una dal gip del Tribunale ordinario e l’altra da quello per i Minorenni di Salerno, su richiesta delle rispettive Procure. La pista sempre battuta dagli inquirenti è quella che chi l’ha uccisa aveva intenzione di continuare a intascare la pensione di invalidità di cui era titolare per via delle sue condizioni di estrema fragilità.
Secondo le testimonianze raccolte dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, condotto da Federica Sciarelli, la 29enne sarebbe stata vittima di percosse, abusi e privazioni. “La scassavano di mazzate” ha raccontato un testimone anonimo al programma della Rai, che ha poi aggiunto il racconto di un’altra persona che aveva parlato con la stessa Capezzuti: “Mi ha detto che le mettevano la testa nel gabinetto e tiravano lo sciacquone, le facevano i filmini, la facevano prostituire, le tiravano i denti con la pinza, con la tenaglia”.