“Non vorrei che ci fosse una guerra commerciale americana: Pfizer-Johnson & Johnson. C’è qualcosa che non mi torna su questi vaccini che vanno bene fino al lunedì, e poi il martedì vanno improvvisamente un po’ meno bene. Però a me interessa che gli italiani possano essere curati e protetti”. Matteo Salvini a Porta a Porta dà spettacolo immaginando complotti sui sieri mentre le agenzie del farmaco americana ed europea li sospendono.
Il video di Matteo Salvini a Porta a Porta e la guerra commerciale dietro i vaccini Pfizer e Johnson & Johnson
Il Capitano ha anche detto che 13 regioni hanno numeri da zona gialla e ha citato tra l’altro la Provincia di Trento, che “già da lunedì riaprirà bar e ristoranti all’aperto”. Se l’è presa con chi vuole chiudere tutto ma non ha affondato il colpo su Roberto Speranza: “Tengo per me i miei giudizi personali su come Speranza ha gestito l’anno di pandemia, su perché siamo arrivati a un numero di morti che ha pochi paragoni al mondo, poi sarà il tempo, che è sempre galantuomo, a giudicare chi ha fatto e chi ha fatto male”.
E poi: “Oggi mi interessa correre sui vaccini. A me interessa che si risolvano i problemi. La stessa domanda me la facevano su Arcuri commissario. Io non ha mai avuto una questione personale con Arcuri, però evidentemente qualcosa non andava e i nodi vengono al pettine”. “Dico solo che un ministro che in piena pandemia scrive un libro in cui si dice che gli italiani stanno guarendo, che dovrebbe andare in libreria ad ottobre e poi viene ritirato perché lo stesso ministro nello stesso ottobre chiude tutta Italia, o è sfortunato o è intempestivo”.
Salvini stasera a Porta a Porta, è qualcosa di inqualificabile. E lo dico da infermiera che non lavora in prima linea. Ma so tutto quello che accade nel mio ospedale. Non era mai accaduto prima. Poi, se vuoi forzare e distorcere la Realtà, fai pure
— Nicoletta Regimenti (@NRegimenti) April 14, 2021
Salvini e i morti con il Covid e per il Covid
Il segretario della Lega si è anche ribellato all’ipotesi di portare la flat tax al 23%: “C’è l’impegno a non aumentare nessuna tassa, fare patrimoniali e così via. Siamo entrati al governo per ridurle, non per alzarle”. E ha parlato anche del vaccino Sputnik “Non è una questione geopolitica, non è Rocky III e io non sto con Ivan Drako, Lo Sputnik era usato fino a ieri in 58 Paesi al mondo compresi alcuni Paesi dell’Ue. Io pretendo, da cittadino italiano ed europeo, che le istituzioni europee diano delle risposte non barcollanti, perché su AstraZeneca si è consumata una pantomima”.
#portaaporta
Quindi, le statistiche, possono essere falsate.Domanda di #Salvini a Blangiardo (istat) su come vengono classificate, a fini statistici, le morti “per covid” e “con covid”.
La (non) risposta di Blangiardo.
— Francesco Mereu 2 (@fracchio_2) April 14, 2021
Infine ha parlato dei morti per Covid, adombrando un complotto. “Io ho fatto domande a diverse persone a proposito dei malati di Covid o con Covid. Un malato di tumore che muore con il Covid viene computato come morto di Covid o di tumore?”. Gli ha risposto Blangiardo dell’Istat: “L’attribuzione della causa è in base al motivo prevalente. Sulla base di quello viene determinata l’attribuzione della causa di morte. Se una persona era in stato avanzato rispetto a un tumore e sopraggiunge la Covid, sarebbe auspicabile attribuire la morta al tumore”. E Salvini: “Quindi una persona con pochi giorni davanti che muore con il Covid mi sballa i conti. Altri paesi europei fanno diversi calcoli”. E Blangiardo conferma tutto: “Altri paesi europei fanno statistiche diverse”. D’altro canto il presidente dell’Istat è stato voluto proprio da Salvini in quel ruolo.
Come si contano i morti da Covid negli altri paesi?
< Il Sole 24 Ore spiega che gli uffici statistici nazionali di alcuni paesi occidentali hanno iniziato a pubblicare dati sulla mortalità totale a partire dall’inizio di aprile. Come scrive l’Economist i Paesi più poveri hanno meno capacità di testare e curare i pazienti. Secondo una inchiesta di El Pais, in Uk solo a partire dal 5 marzo il Covid-19 è stato conteggiato e notificato alle autorità. Prima se un paziente moriva in ospedale per un’infezione respiratoria, la causa specifica del decesso non veniva mai registrata. In Germania il Robert Koch Institute, che si occupa di tenere conto delle morti accertate viene dato non solo dei morti in presenza di un tampone positivo ma di “tutti i decessi correlati alla malattia di Covid-19″.
Vuole dire che in caso di sospetti, possono essere svolti esami post-mortem. Ad oggi però non c’è una statistica pubblica sul numero delle autopsie. Negli Stati Uniti solo dal 16 aprile sono stati inclusi nel conteggio anche i decessi sospetti di Coronavirus. La Catalogna invece ha addirittura cambiato metodo di conteggio in corso d’opera. Accanto ai morti negli ospedali sono stati aggiunti i dati sui centri per anziani e nelle abitazioni. Il cambiamento nel conteggio ha fatto quasi raddoppiare il numero dei morti registrati nella regione.