Mondiali 2018, Inghilterra e Croazia ora sognano davvero. Sconfitte Svezia e Russia. Martedì e mercoledì le semifinali

Quattro nazionali europee si contenderanno il titolo di Campione del Mondo 2018. Martedì si affronteranno Francia e Belgio. Mercoledì sarà la volta di Inghilterra e Croazia. Entrambe le partite si giocheranno alle 20.

Svezia-Inghilterra 0-2 – Se è un sogno non svegliateli. Da oltre 50 anni l’Inghilterra insegue il Mondiale. Una volta soltanto, nel 1966, ha alzato la Coppa al cielo. In Italia, nel 1990, arrivarono in semifinale. Ed eccoli qui, 28 anni dopo, di nuovo tra le prime 4 del mondo. Niente da fare per la Svezia, sbranata dai “tre leoni”. Il quarto di finale di Samara non ha riservato sorprese, gli inglesi sono superiori, anche se è ben noto quanto sia difficile piegare gli svedesi. L’Inghilterra lo ha fatto segnando un gol per tempo, non con Harry Kane, ma con Maguire e Dele Alli. Entrambi di testa, uno smacco per una Svezia che ha anche creato le occasioni per rientrare in partita, ma che ha trovato in Pickford un portiere in gran giornata. Tre grandi interventi e “clean sheet” per l’estremo difensore dell’Everton. Al via nessuna sorpresa di formazione, sia Andersson che Southgate schierano gli 11 più attesi, quelli che hanno permesso alle due squadre di giocare la quinta gara del Mondiale. Una giornata iniziata presto per gli svedesi che, alle 8.30, sono stati costretti a lasciare temporaneamente l’hotel di Samara che li ha ospitati per un falso allarme incendio. Un contrattempo che non ha distratto gli svedesi, più che mai concentrati sulla sfida con i “tre leoni” sulla carta favoriti… proprio come lo erano gli azzurri, i messicani e gli svizzeri, senza dimenticare i tedeschi che soltanto al 95° erano riusciti a conquistare una vittoria poi rivelatasi inutile. Andersson si affida al solito 4-4-2 con Granqvist, Larsson e Berg a formare la colonna portante di una squadra sempre solida e compatta. Dall’altra parte il 3-5-2 di Southgate con la qualità di Dele Alli, Henderson e Lingard in mezzo al campo, capitan Kane e Sterling in attacco. Come era prevedibile, ritmi lenti, lunghe fasi di studio e molta prudenza tanto che nei primi 20 minuti si vedono solo due tiri dalla distanza: di Claesson da una parte, di Kane dall’altra, ma nulla di emozionante. Possesso palla inglese, con Lingard e Sterling che provano a spezzare gli equilibri con le loro accelerazioni che trovano sempre pronta la difesa scandinava. Al 30°, però, le cose cambiano: sul corner di Young svetta Maguire che di testa mette dentro. Vantaggio Inghilterra e per le strategie svedesi è un duro colpo. E’ in questi casi che si sente la mancanza del grande assente chiamato Ibra. La Svezia, infatti, non cambia passo, non si fa vedere dalle parti di Pickford, ma comincia comunque a sbilanciarsi tanto che Sterling ha due colossali occasioni per il raddoppio, ma prima Lindelof e poi Olsen e Granqvist insieme, riescono a fermarlo. Si va negli spogliatoi sull’1-0 british. Nella ripresa nessun cambio, ma Svezia che inizia bene e che, al 2°, si rende pericolosa con un colp di testra di Berg che chiama al grande intervento Pickford. Non è il preludio a un assedio, perchè l’Inghilterra trova il modo di venir fuori e tra contropiedi e calci da fermo è sempre pericolosa. E così al 14° arriva il raddoppio, lo sigla Dele Alli, ancora di testa, su assist di Lingard. Gioca e gestisce bene la squadra di Southgate che ha pure in Pickford un punto di forza visto che, tre minuti dopo il raddoppio, è lui a dire no al piatto destro a colpo sicuro di Claesson (assist di tacco diu Berg). Andersson prova a cambiare: fuori Forsberg (un fantasma) e Toivonen, dentro Olsson e Guidetti ed è proprio l’attaccante di origini italiane, al 72°, a servire Berg un bel pallone, ma ancora una volta Pickford devia in angolo la conclusione del centravanti svedese. Il ct inglese invece richiama Dele Alli, da oggi l’inglese più giovane in gol ai Mondiali dopo Owen. Non c’è altro, il sogno inglese continua, la favola svedese finisce. (ITALPRESS).

Russia-Croazia 2-2 ai rig. 3-4 – Sfumano i sogni di gloria della Russia. Al Fisht Stadium di Sochi i padroni di casa hanno perso contro la Croazia ai calci di rigore (per 6-5). A decidere la sfida, valida per i quarti di finale dei Mondiali, gli errori dal dischetto di Smolov e Mario Fernandes. I 90 minuti regolamentari erano terminati 1-1 con le reti, nell’ordine, di Cheryshev e Kramaric. Nei supplementari è 2-2: in gol prima Vida e poi Mario Fernandes. Mercoledì sera, alle 20 italiane, al Luzhniki Stadium di Mosca, i croati affronteranno l’Ighilterra. In palio il pass per la finalissima. Dopo le identiche gare degli ottavi di finale, prima uno pari al 90′ e poi successo ai rigori sia per i russi contro la Spagna che per i croati contro la Danimarca, i due commissari tecnici hanno apportato alcune modifiche nelle rispettive formazioni iniziali. Nei beniamini locali Stanislav Cherchesov, orfano dell’infortunato Zhirkov, ha puntato in avvio su un modulo più offensivo rispetto all’ultima uscita, rimettendo dentro Cheryshev, schierato al fianco di Samedov e Golovin alle spalle dell’unica punta Dzyuba. Modulo speculare per i croati: fuori sia Brozovic che Badelj, con Modric arretrato nella zona nevralgica, accanto a Rakitic. Più avanti spazio al “fresco” Kramaric, posizionato sulla trequarti, assieme a Rebic e Perisic, a sostegno di Mandzukic. Gara non bella ma molto intensa. Poco dopo la mezzora l’ha sbloccata Cheryshev, bravo nello scambiare con Dzyuba e soprattutto nel trafiggere Subasic con un sinistro potente e angolato da fuori area. La Croazia, proprio come contro la Danimarca, ha reagito subito e al 39′ e’ pervenuta al pareggio: Mandzukic e’ andato via sulla sinistra e ha servito un pallone d’oro in mezzo, sul quale Kramaric e’ stato lestissimo, insaccando di testa alle spalle di Akinfeev (stavolta in versione non eroica).  Nella ripresa Modric e compagni hanno attaccato con più convinzione dei russi e hanno sfiorato il sorpasso intorno al quarto d’ora: dopo un batti e ribatti in area, Perisic col piattone destro ha colpito in pieno il palo. Nei supplementari la “stanchezza” sembrava prevalere ma ci sono state altre due reti. Al minuto 100 Vida di testa, su corner battuto da Modric, ha firmato il momentaneo 2-1 in favore dei croati. Al minuto 115 i russi hanno ritrovati il pari (2-2) con un colpo di testa vincente di Mario Fernandes. Nei rigori la fortuna aiuta in particolare Modric e i croati tornano nelle semifinali mondiali, proprio come nel ’98, ai tempi di Suker e Boban.
(ITALPRESS).