Il nuovo monitoraggio dell’Iss. L’indice Rt è fermo a 1,16. Aumenta a 264 casi ogni 100mila abitanti l’incidenza nazionale. Ricoveri sopra la soglia critica in 13 regioni

Il monitoraggio settimanale dell'Iss segnala un ulteriore aumento dell'incidenza a livello nazionale che impone ancora il massimo livello di mitigazione possibile. Il dato più preoccupante riguarda la forte crescita di ricoveri.

Il nuovo monitoraggio dell’Iss. L’indice Rt è fermo a 1,16. Aumenta a 264 casi ogni 100mila abitanti l’incidenza nazionale. Ricoveri sopra la soglia critica in 13 regioni

L’indice Rt nazionale è fermo a 1,16, lo stesso valore della scorsa settimana. “Nel periodo 24 febbraio-09 marzo 2021 – riferisce il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute -, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02 – 1,26), sempre sopra uno in tutto il range”.

Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100.000, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 12-18 marzo è risultata di 264 per 100.000 abitanti. La scorsa settimana il valore era di 225,64 per 100.000.

Il dato più preoccupante riguarda, però, il tasso di occupazione di posti letto nelle terapie intensive a livello nazionale che è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica. Ha raggiunto infatti il 36%, dal 31% della settimana precedente. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento: da 2.756 (09/03/2021) a 3.256 (16/03/2021). In una settimana, dunque, aumentano da 11 a 13 le Regioni e le Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica del 30%.

Il monitoraggio dell’Iss indica, inoltre, che il tasso di occupazione in aree mediche, cioè di pazienti non gravi ma comunque ricoverati, sempre a livello nazionale, è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate: da 22.393 del marzo scorso a 26.098 del 16 marzo.

Aumentano ancora i nuovi casi non associati a catene di trasmissione: il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità indica che sono a 54.964, rispetto ai 50.256 della settimana precedente. Il 28,2% dei casi, inoltre, è stato rilevato attraverso l’attività di tracciamento dei contatti, il 37,2% sulla base della comparsa dei sintomi, il 20,5% attraverso attività di screening e per il 14,1% dei casi non era disponibile tale informazione.