Palermo, stupro di gruppo ai danni di una ragazza. Spuntano le chat ignobili: “Eravamo troppi”

Palermo, stupro di gruppo ai danni di una ragazza di solo 19 anni finisce ancora di più nel buio con le chat degli arrestati emerse.

Palermo, stupro di gruppo ai danni di una ragazza. Spuntano le chat ignobili: “Eravamo troppi”

Palermo, stupro di gruppo ai danni di una ragazza fa ancora discutere soprattutto perché sono emerse le chat dei giovani arrestati. Le parole dei ragazzi gettano ancora più sconforto su una vicenda già di per sé triste e senza dignità per chi si è macchiato di un gesto che rimarrà per sempre nelle loro coscienze, se mai lo capiranno.

Palermo, stupro di gruppo ai danni di una ragazza

Fa ancora di più discutere lo stupro ai danni di una ragazza di solo 19 anni avvenuto lo scorso 7 luglio tra le strade di notte di Palermo. Ad essere stati arrestati sono 7 ragazzi tra i 18 e i 22 anni: Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Cristian Barone, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao. L’ultimo quando si è consumata la  vicenda era ancora minorenne.

Per il gip “si coglie la consapevolezza dell’azione violenta e della realizzazione dei rapporti sessuali con modalità aggressive e violente – si legge nell’ordinanza – che avevano devastato fisicamente la ragazza (‘la struppiò’), la quale, secondo i loro ricordi, aveva detto ‘basta’, non lesinando però i correi commenti – spavaldi e machisti – sul fatto che, nonostante le grida di dolore ella fosse in realtà ‘eccitata’”. Inoltre afferma ancora il giudice “dalle loro parole si comprende come, benché moralmente del tutto indifferenti rispetto a quanto accaduto, fossero consci delle possibili conseguenze dei gravi fatti denunciati, vaneggiando su propositi di fuga all’estero”.

Spuntano le chat ignobili: “Eravamo troppi”

A gettare ancora di più orrore sulla triste vicenda anche alcune chat che sono spuntate dei ragazzi arrestati. “Questa si chiama… su Instagram, ti giuro vero, questa è una p… ce la siamo fatta tutti, i ragazzi della via Montalbo eravamo tanti, una sassolata, io, Gabriele Trapani, il fratello di Giosuè, c’era Cristian un ragazzo delle case popolari e R… Eravamo un casino”: queste sono alcune delle parole presenti in un messaggio Whatsapp inviato da Angelo Flores, uno dei ragazzi arrestati.

Poi, ancora uno dei messaggi inviati a Flores è il seguente: “Figghiò me lo mandi il video pure a me, quello di là del Foro Italico?”. Il proseguo del messaggio commenta ciò che è accaduto: “Ieri sera niente, se ci penso un po’ mi viene lo schifo perché eravamo ti giuro 100 cani sopra una gatta, una cosa di questa l’avevo vista solo nei video porno, eravamo troppi, sinceramente mi sono schifiato un po’, ma che dovevo fare? La carne è carne, gliel’ho abbagnato pure io il discorso…”.

Infine, in riferimento alla vittima: “Dopo si è sentita pure male, si toccava là sotto piegata a terra… ‘Chiamate un’ambulanza’, ma va cacaci la minchia (forti risate, ndr) l’abbiamo lasciata lì e siamo andati via…”. Inoltre puntualizzava: “Ma chi la conosce a questa, mi aveva scritto una settimana fa: ‘Il mio ragazzo di qua, il mio ragazzo di là’ e gli ho detto: ‘Senti che dobbiamo fare, ci vediamo?’ e ci siamo visti e abbiamo fatto sesso. Ieri sera l’abbiamo incontrata alla Vucciria con tutti gli amici ed è finita a schifio…”.

I messaggi tra gli arrestati continuano purtroppo: “Lei era tutta ubriaca – racconta ancora Flores via Whatsappp – l’amica sua l’ha lasciata sola, voleva farsi a tutti. Alla fine gli abbiamo fatto passare il capriccio”. L’interlocutore lo metteva in guardia: “Questa non è che se ne spunta che l’avete stuprata? Stai attento a questi video” e lui: “Ma infatti adesso li sto eliminando tutti, lo sto mandando solo a chi lo dovevo mandare perché non ne voglio sapere niente di questa storia…”.

 

Leggi anche: È morto Roberto Colaninno, da Telecom a Piaggio è stato protagonista dell’industria italiana