Parlamento della Georgia, manifestanti tentano l’irruzione: proteste contro la legge sugli “agenti stranieri”

Parlamento della Georgia, manifestanti sono stati respinti dalla polizia nel tentativo di fare irruzione. Proteste e scontri che continuano.

Parlamento della Georgia, manifestanti tentano l’irruzione: proteste contro la legge sugli “agenti stranieri”

Parlamento della Georgia, i manifestanti sono scesi in strada e hanno tentato addirittura l’irruzione. Scontri con la polizia nelle ultime ore con le proteste ancora in corso contro la cosiddetta legge sugli “agenti stranieri”.

Parlamento della Georgia, manifestanti tentano l’irruzione

In Georgia migliaia di manifestanti sono scesi in strada e in particolare davanti al Parlamento per protestare contro la cosiddetta legge sugli “agenti stranieri”. L’agitazione è infuriata dopo l’approvazione da parte dei parlamentari della legge che non viene accettata dalla gente.

I manifestanti, secondo la stampa sono stati respinti con l’uso di cannoni ad acqua. Il ministero dell’Interno georgiano ha reso noto che durante gli scontri di ieri sera sono stati arrestati 66 manifestanti e 50 agenti di polizia sono rimasti feriti.

Proteste contro la legge sugli “agenti stranieri”

La legge prevede che società non commerciali che ricevono oltre il 20% dei propri finanziamenti da fonti straniere siano appunto registrate come agenti stranieri, con possibili limitazioni alle loro attività. “Mi rivolgo a voi che rappresentate la Georgia libera. La Georgia che vede il suo futuro in Europa e non permetterà a nessuno di privarla di questo futuro”, ha sottolineato la presidente della Georgia, Salome Zurabishvili che si è detta dalla parte dei manifestanti.

Giudizio negativo sulla legge dall’Unione Europea. “Il parlamento georgiano ha adottato in prima lettura la nuova legge sulla trasparenza dell’influenza straniera. Si tratta di uno sviluppo molto negativo per la Georgia e la sua gente”, ha detto l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell in una nota. “La legge nella sua forma attuale rischia di avere un effetto dissuasivo sulla società civile e sulle organizzazioni dei media, con conseguenze negative per i molti georgiani che beneficiano del loro lavoro. Questa legge è incompatibile con i valori e gli standard dell’Ue – prosegue Borrell – Va contro l’obiettivo dichiarato della Georgia di aderire all’Unione europea, sostenuto da un’ampia maggioranza di cittadini georgiani. La sua adozione definitiva potrebbe avere gravi ripercussioni sulle nostre relazioni”. “L’Unione europea esorta la Georgia a mantenere il suo impegno a favore della promozione della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani e ricorda il diritto delle persone a una protesta pacifica”, conclude la nota.

 

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