Pensionati all’estero, i controlli dell’Inps si fanno più rigidi: cosa cambia e come funziona l’accertamento

Pensionati all'estero: cambiano le modalità di controllo da parte dell'Inps che vuole assicurarsi che chi riceve l'assegno sia ancora vivo.

Pensionati all’estero, i controlli dell’Inps si fanno più rigidi: cosa cambia e come funziona l’accertamento

Pensionati all’estero: l’Inps ha fatto sapere che i controlli cambieranno modalità e diventeranno più rigidi. L’obiettivo è assicurarsi che chi riceve l’assegno sia ancora in vita. Tanti sono gli italiani che decidono di trasferirsi all’estero dopo la pensione per una tassazione più bassa.

Pensionati all’estero, i controlli dell’Inps si fanno più rigidi

I controlli dell’Inps sui pensionati italiani all’estero diventeranno più rigidi a partire da mercoledì 14 settembre. L’Istituto nazionale di previdenza sociale apporterà delle verifiche per provare l’esistenza in vita di chi riceve ogni mese l’assegno della pensione e che non vive più in Italia. Diverse sono le mete europee ambita dai pensionati come Portogallo, Tunisia e Spagna, dove è presente una tassazione meno rigida. La Fondazione Migrantes ha rilevato come dal 2017 al 2021 i pensionati italiani che decidono di spostarsi verso Lisbona e dintorni sono più che triplicati. Da 994 pensionati si è passati a 3.500 nel giro di poco tempo.

Cosa cambia e come funziona l’accertamento

L’attività di accertamento è affidata a Citi, la banca che si occupa dei pagamenti dell’Inps fuori dall’Italia. Sarà Citi a curare “la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita nei confronti dei pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, da restituire alla Banca entro il 12 gennaio 2023”. L’Inps ricorda che in caso di mancata attestazione, la rata di febbraio 2023 verrà pagata, “laddove possibile”, in contanti “presso le agenzie Western Union del Paese di residenza e, in caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2023, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2023.

Arriverà presso la residenza indicata un modulo da parte di Citibank e i pensionati hanno diverse modalità per rispondere: via cartacea, con il modulo controfirmato da un rappresentante di un’Ambasciata o Consolato Italiano o un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita. A disposizione c’è anche il portale web di Citibank. Infine, altra modalità: tramite la riscossione personale della somma presso gli sportelli Western Union.

 

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