Polizza d’oro per i notai. Assegno da 233 milioni per coprirsi dai rischi di responsabilità. A fare festa è il colosso americano Aig

di Stefano Sansonetti

Va bene che è una delle più grandi compagnie assicurative americane. E quindi è abituata a fare grossi affari. Ma stavolta Aig, American international group, in Italia ha messo le mani su una gara che da sola vale la bellezza di 232,9 milioni di euro. Ma chi è che aveva bisogno di una tale copertura assicurativa? Ci si potrebbe aspettare mezza Pubblica amministrazione o qualcosa del genere. E invece no, perché la cifra corrisponde alle necessità assicurative dei 4.800 notai italiani. Insomma, il colosso americano, in coassicurazione con l’altro gruppo internazionale Xl Insurance Company, si è aggiudicato una gara bandita dal Consiglio nazionale del notariato per il “servizio di copertura assicurativa della responsabilità civile professionale dei notai”.

I DETTAGLI
Sia chiaro, l’operazione non è da poco, sia dal punto di vista temporale sia da quello dell’estensione. Il valore della gara, infatti, era di 121 milioni di euro per il triennio 2015-2018, che però con l’opzione di rinnovo del servizio ha fatto lievitare l’importo di aggiudicazione a 232,9 milioni di euro (che quindi devono intendersi spalmati per 6 anni). In più è vasto il perimetro delle attività da assicurare, visto che tocca la più ampia responsabilità contrattuale derivante dal rapporto notaio-cliente, andando a comprendere tutti gli eventuali danni che possono essere subiti da soggetti terzi. Rimane il fatto che ci troviamo di fronte a una maxipolizza, le cui dimensioni non trovano riscontro nei maggiori contratti di altre categorie professionali o nelle principali gare pubbliche. Il Consiglio nazionale del notariato, oggi presieduto da Maurizio D’Errico, interpellato da La Notizia ha spiegato che la lievitazione del costo della polizza nel corso degli anni è dovuta a una sentenza della Cassazione. Con la pronuncia, in pratica, la Suprema Corte ha stabilito che la prescrizione per il risarcimento, in questo caso a carico del notaio, decorre dal momento della scoperta del danno. Può capitare, cioè, che il danno venga scoperto anche anni dopo l’atto del professionista, magari quando quest’ultimo è in pensione. E così, ha fatto sapere ancora il Consiglio nazionale, si spiega l’importanza economica della gara.

LE CARTE
Tecnicamente il programma di copertura da 232,9 milioni di euro si divide in una polizza collettiva, a carico del Consiglio nazionale, e in una polizza a carico del singolo notaio. Anche quest’ultima, viene ancora spiegato, giustifica l’ingente costo del servizio, visto che i notai hanno per legge l’obbligo di stipulare questa polizza con copertura fino a 3 milioni di euro. Ed è quindi la parte più costosa del servizio, che secondo i documenti di gara si porta via qualcosa come 28,5 milioni di euro l’anno. Calcoli alla mano si tratta di una polizza media di 5.937 euro per ciascuno dei 4.800 notai italiani in attività. Per carità, nonostante la crisi che ne ha limato i guadagni, i notai rimangono i professionisti più ricchi. Una cosa è certa: a festeggiare è soprattutto il colosso americano delle assicurazioni.

Twitter: @SSansonetti