Privacy sott’attacco. Facebook di nuovo nel mirino. Avrebbe ceduto i dati degli utenti ai produttori di smartphone

Nuove presunte violazioni della privacy da parte di Facebook riaccendono il polverone sul social fondato da Mark Zuckerberg. L'ultima rivelazione del NYT

Nuove presunte violazioni della privacy da parte di Facebook riaccendono il polverone sul social fondato da Mark Zuckerberg. L’ultima rivelazione è arrivata dal New York Times che sostiene la stipula di accordi con almeno 60 produttori di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili. Questo accordo avrebbe permesso l’accesso ai dati personali di migliaia di utenti e dei loro “amici” senza esplicito consenso. Tra questi gruppi ci sarebbero anche  Apple, Amazon, BlackBerry, Microsoft e Samsung.

La maggior parte di questi accordi basati sulla condivisione dei dati personali – scrive il New York Times – è ancora in vigore e ha permesso a Facebook di estendere enormemente il suo raggio d’azione, lasciando i produttori di dispositivi mobili liberi di offrire e diffondere ai propri utenti alcuni dei servizi più popolari che caratterizzano il colosso dei social media. In cambio Facebook ha permesso a gruppi come Apple e Samsung di accedere alle informazioni personali dei propri utenti e dei loro `amici´ sulla piattaforma social, anche nei casi in cui questi ultimi erano convinti di aver negato ogni condivisione dei propri dati.

Si trattarebbe di una seconda puntata della “saga” dopo quella relativa a Cambridge Analytica relativa al furto di decine di milioni di dati personali di utenti Facebook. I vertici del gruppo però continuano a sostenere che dal 2015 è partita una stretta sulla raccolta di dati personali.