Rambo va ko contro Rocky Floris. La7 terza rete: diMartedì supera ancora Ballarò. E Cairo incorona il conduttore: al via grandi progetti

di Marco Castoro

Stavolta Rambo non c’era. C’era però Giovanni Floris che a giudizio di Urbano Cairo è come Rocky perché li stende tutti. Il patron La7 comincia a togliersi dalla scarpa qualche sassolino. Floris è stata una scommessa vinta. Non è stato facile ma la tenacia del conduttore e della sua squadra hanno portato al successo. Anche se avere un presidente come Cairo, che ha rinnovato la fiducia al tecnico (Floris) anche dopo le prime cocenti sconfitte, alla fine è risultato determinante. E Cairo non è che la fiducia la rinnovi a tutti. In questo periodo è stato sospeso il talent dei comici su cui la rete puntava per accreditarsi nei programmi di intrattenimento. Ma dopo due puntate sotto il 2% in prima serata, l’esperimento è stato rimandato a data da destinarsi (probabilmente nel periodo delle strenne o in estate). Pure il programma di Sottile fu chiuso in anticipo. Mentre il pomeriggio di Tiziana Panella è un progetto sulla distanza. Quindi l’avvio un po’ in sordina non provocherà tagli anticipati. Anche questa settimana diMartedì ha battuto Ballarò (1 milione 115 mila telespettatori, 5.63% di share contro 1 milione 51 mila spettatori, 4.64%), centrando il record stagionale. «Siamo alla quinta vittoria, la quarta consecutiva, sul competitor – sottolinea Cairo – in termini di share e ascolto medio in sovrapposizione. Ieri La7 è stata la terza rete in prime time. Floris sta facendo benissimo, raccoglie risultati importanti. Siamo pronti a ragionare con il conduttore su altri progetti». Un’investitura bella e buona. Ormai Floris è entrato nel club delle eccellenze di La7, i programmi che superano il 5,5%. È in compagnia di Crozza (il number one), Mentana, Gruber e Merlino. Ora si aspetta il salto di qualità anche da Formigli e Paragone.

AL MUSEO? MEGLIO AL CINEMA Il ministro Franceschini ha avuto l’occhio lungo quando ha gettato con grande astuzia l’esca destinata ai grandi network televisivi. Aiutate la cultura. Aiutate gli italiani a leggere i libri. È stato l’appello. Per ora sui libri ancora siamo al “non pervenuto”. Ma per quanto riguarda la cultura e il cinema Sky e Mediaset sono in prima linea. Oltre 16 mila spettatori ed un incasso complessivo vicino ai 150 mila euro ha prodotto il debutto al cinema di Firenze e gli Uffizi in 3D/4k, il docu realizzato da Sky con il patrocinio del Mibact, che al botteghino ha superato commedie e supereroi. Con un colpo solo sono stati raggiunti tutti gli obiettivi: cultura di alta qualità, mercato, incassi senza chiedere soldi allo Stato, valorizzazione del patrimonio culturale italiano all’estero. Mediaset è scesa in campo sul Piccolo principe e sul film dedicato alla vita di Bergoglio, la cui anteprima mondiale si terrà il 1° dicembre in Vaticano. Chiamatemi Francesco è un film diretto da Daniele Luchetti. Una produzione del Gruppo Mediaset affidata a TaoDue e distribuito da Medusa. Nelle sale arriverà il 3 dicembre in 700 copie. J-AX FLOP Si è concluso con un deludente 2,91% di share e una media di 259.000 telespettatori, l’esperimento di J-Ax su Raidue di far vedere i Sorci verdi.