Rockwell e il mito americano

di Massimo Orsini

Arriva a Roma Norman Rockwell (1894-1978), uno dei più acuti osservatori e narratori della società statunitense, spesso citato con l’appellativo di “Artista della gente”. La mostra, per la prima volta in Italia, è una retrospettiva sul percorso creativo del protagonista. Le sue illustrazioni, minuziose e lievi, dirette al cuore più che alla mente, hanno descritto per più di cinquant’anni (dagli anni Dieci ai Settanta), sogni, speranze e ideali; riflettendo, e allo stesso tempo influenzando, comportamenti e pensieri degli americani del XX secolo. Il sogno americano diventato un mito. Nelle tavole dell’artista emergono personaggi positivi, rassicuranti, fiduciosi, familiari e, proprio perché tali, coinvolgenti. A New York, la metropoli che gli aveva dato i natali, Rockwell ha sempre preferito la campagna e i piccoli centri. Contro quel mondo patinato scelse la famiglia americana, con le sue gioie e le sue piccole conquiste. L’artista ha creato un immaginario e uno stile unico, fatto di un realismo minuzioso e allo stesso tempo tenue, di colori non stridenti ma armonici, di scene dal taglio fotografico, animate da protagonisti che ricordano il cinema di Frank Capra o Billy Wilder, i romanzi di Dickens e i fumetti di Walt Disney.

FINO A FEBBRAIO
Sede della mostra è Palazzo Sciarra. Le opere saranno espote da oggi fino all’8 febbraio del 2015. «L’appuntamento con Rockwell è senza dubbio un’occasione esclusiva per ammirare la produzione di un artista che ha raccontato l’affascinante storia del suo tempo – il Novecento americano – con opere dal contenuto emblematico ed evocativo», spiega il Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Emmanuele Emanuele, che ha fortemente voluto la retrospettiva e che conobbe l’opera dell’artista nel 1966, durante un soggiorno negli Stati Uniti. «Le composizioni di Rockwell – continua Emanuele – non sono soltanto semplici illustrazioni ma riflettono pienamente e in modo persuasivo il mondo che le circonda. Si potrebbero paragonare a finestre aperte sulla vecchia America, in cui l’autore stesso ama sporgersi per osservare, riflettere o semplicemente divertirsi: immagini cariche di fiducia per la conquista di quei valori che oggi sono fortunatamente realtà».

L’ITINERARIO
La mostra esplora l’intero “pianeta Rockwell”, attraverso le sue opere più famose raccolte per grandi temi: la storia americana, dall’orgoglio nazionale al dramma del razzismo; l’American Way of Life, i suoi personaggi e le sue vicende; il rapporto con l’arte e con la grafica; la rappresentazione dell’infanzia; il tutto affiancato al suo metodo analitico: lo studio approfondito delle scene, attraverso bozzetti, fotografie e documenti, per comporre opere che divenivano così “più vere del vero”.