Azzerato il principale clan mafioso della provincia di Lecce. L’inchiesta Contatto ha portato a 37 arresti, 59 indagati: un durissimo colpo per il clan Coluccia di Noha-Galatina. Sono 47 i provvedimenti cautelari emessi dal Gip su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Degli indagati sono 20 quelli finiti in carcere e altri 17 ai domiciliari. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi, ricettazione, rapina,  abuso d’ufficio, falsità ideologica, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.

Il clan Coluccia della Sacra Corona si sarebbe infiltrato a vari livelli tra febbraio 2013 e giugno 2016. Non solo nel comune di Sogliano Cavour ma anche a Galatina, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Castrignano dè Greci, Melpignano, Soleto, Sternatia, Cursi, Castrì di Lecce, Martano, Otranto, Calimera, Muro Leccese e Cavallino.

Tra le persone arrestate c’è un nome che rimbomba in provincia di Lecce ed è quello dell’ex assessore e vicesindaco di Sogliano Cavour Luciano Biagio Magnolo. Attualmente è consigliere comunale, è stato eletto l’anno scorso, e per lui l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa.

Misura interdittiva dai pubblici uffici per Piero Tramacere, appuntato scelto dei carabinieri, Luigi Antonaci, vigile urbano di Sogliano Cavour e Laura Gemma, poliziotto penitenziario in servizio nel carcere di Lecce.