Salini pensa ai precari Rai: adesso sì che sono a cavallo. Dopo le proteste, il Cda prende provvedimenti: tre tavoli tecnici per regolarizzare i giornalisti “sfruttati”

Salini pensa ai precari Rai: adesso sì che sono a cavallo. Dopo le proteste, il Cda prende provvedimenti: tre tavoli tecnici per regolarizzare i giornalisti

L’aveva promesso in audizione in commissione Vigilanza Rai e, almeno nelle promesse, ha mantenuto la parola data. L’amministratore delegato di Viale Mazzini, Fabrizio Salini, ha preso in mano una di quelle grane che, nelle scorse gestioni, nessuno è riuscito a risolvere. Parliamo dei giornalisti atipici che lavorano in Rai. Parliamo, nella maggior parte dei casi, di autori testi, addetti stampa, esperti tecnico-scientifici che nei contratti vengono siglati come consulenti, pur essendo giornalisti spesso professionisti.

Solo pochi giorni fa La Notizia rendeva conto di come questi stessi giornalisti, giustamente stanchi della loro posizione subalterna (eseguono le stesse mansioni dei colleghi dipendenti, svolgendo molte ore di lavoro in sede pur non avendo alcun obbligo, facendo spesso trasferte e percependo compensi nettamente inferiori rispetto agli interni senza ovviamente alcuna garanzia, tutela, malattia o Tfr), hanno predisposto un’interrogazione parlamentare affinché venga depositata in Vigilanza per ottenere, come prassi vuole, una risposta sul punto direttamente da Viale Mazzini.

Salini, come detto, ha però anticipato i tempi, incontrando due giorni fa l’Usigrai, ovvero il sindacato dei giornalisti della Tv pubblica. C’è da ricordare, infatti, che proprio grazie all’impegno del sindacato la stessa Rai ha siglato lo scorso 13 marzo 2018 un accordo che si propone di affrontare la questione relativa agli atipici prospettando una tempistica di assunzione. Finora, però, quell’intesa è stata sempre disattesa, per una ragione tutto sommato immaginabile: secondo i comunicati pubblicati al tempo dalle associazioni di rappresentanza, le fasi di trattativa si sarebbero interrotte perché non sarebbe stato trovato alcun accordo su un eventuale percorso di stabilizzazione. Ed è qui, però, che subentra Salini e, soprattutto, l’incontro avuto due giorni fa con l’esecutivo dell’Usigrai.

All’incontro, oltre a Salini, erano presenti il direttore generale Alberto Matassino, e la direzione di Risorse Umane con Luciano Flussi e Marco Anastasia, Lorenzo Ottenghi e Roberto Ferrara dello staff dell’amministratore delegato. Una compagine ampia che lascia intendere come il problema della regolarizzazione degli atipici tutt’altro che secondaria per la governance, nonostante – sottolinea qualcuno – lasci decisamente perplessi l’assenza del presidente Rai, Marcello Foa, che visto il suo passato da giornalista dovrebbe ben comprendere la delicatezza del problema. Al di là dei dettagli e di qualche malumore, però, secondo quanto riferito dall’Usigrai, Salini ha ribadito l’intenzione di arrivare rapidamente ad una soluzione per i colleghi. Da qui la road map fissata dalle due parti: per raggiungere una soluzione quanto prima sono state già fissate tre date di incontri, molto ravvicinati nonostante ponti e festività. Il primo incontro si terrà il 29 aprile, il secondo 9 maggio e il terzo il 14 maggio. La soluzione, questa volta, potrebbe essere vicina.