Sbagliata la notifica, Minzolini non paga 350 mila euro. Multato dall’Agcom per la violazione della par condicio quando era al timone del Tg1, il senatore salvato da un problema con gli atti: processo nullo

di Clemente Pistilli

Un errore dell’ufficiale giudiziario “salva” il senatore Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1, dal pagamento di oltre 350mila euro alla Rai. Chiamato dalla Corte dei Conti a risarcire l’ingente somma, per le multe inflitte dall’Agcom a causa della violazione della par condicio quanto era al timone del telegiornale pubblico, un problema con gli atti a lui spediti dagli inquirenti contabili ha fatto dichiarare il processo nullo. L’Authority, dopo numerosi richiami, con due delibere emesse a maggio del 2011 sanzionò la Rai per un totale di 358.230 euro, provvedimento preso a seguito dell’intervista a Silvio Berlusconi mandata in onda in prima serata e del generale squilibrio della presenza del Pdl rispetto al Pd nel telegiornale, oltre che del poco spazio dato alle altre liste. Per la Procura contabile il pagamento di quelle multe ha rappresentato un danno notevole per la tv di Stato e il comportamento dell’allora direttore del Tg1 è stato considerato “gravemente colposo”. La Corte dei Conti ha così citato a giudizio Minzolini, chiedendogli di risarcire gli oltre 350mila euro, richiesta caldeggiata davanti ai giudici dalla stessa Rai. L’attuale senatore del Pdl ha, però, fatto notare che l’invito a dedurre – come viene chiamato nella giustizia contabile l’avviso di garanzia – gli era stato notificato in modo errato, quindi dichiarato nullo.