Quando c’è un video con delle immagini violente e atroci, che documentano un omicidio in diretta, ci si trova davanti al bivio: mandarle in onda per dovere di cronaca o non trasmetterle per salvaguardare il pubblico a casa, soprattutto i minori?Come è già accaduto per i video delle decapitazioni compiute dall’Isis, SkyTg24, fedele alla linea del direttore Varetto, ha deciso di non mandarle in onda. Una linea rispettosa di un’etica professionale, scelta allo scopo di non propagandare violenza e atrocità gratuita. Sicuramente una decisione coraggiosa e controcorrente, ma fatta anche per distinguersi dalla massa, visto che la maggior parte dei media l’ha già fatta vedere più volte. A cominciare dai siti web. La morte violenta in diretta non è mai un bello spettacolo per chi guarda le immagini.
Per i miracoli ci stiamo attrezzando
Miracoli della grande stampa italiana. A mostrarci il prodigio è stata per prima l’edizione online di Repubblica, ripresa a ruota da tv e altri giornali. La guerra in Ucraina – è lo scoop – può finire grazie al piano italiano per la pace elaborato da