Terremoto, la terra trema anche a Modena

Terremoto, oggi decine di scosse segnale in quattro regioni: Marche, Liguria, Emilia e Sicilia. Ingv: "nessun legame tra gli eventi".

Terremoto, la terra trema anche a Modena

Una nuova scossa di terremoto, dopo quelle delle Marche di stamattina e in Liguria nel primo pomeriggio, è stata avvertita in serata in provincia di Modena. Il sisma, seguito da altre repliche, è stato registrato alle 17.47 con una magnitudo di 3.8. (QUI LA LISTA DEI TERREMOTI)

Terremoto, oggi decine di scosse segnale in quattro regioni: Marche, Liguria, Emilia e Sicilia

L’Ingv: non c’è alcun nesso fra i terremoti registrati oggi in Italia

Secondo il sismologo Carlo Meletti, della sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia (Ingv), non c’è alcun nesso fra il terremoto di magnitudo 3,9 avvenuto nelle Marche, quello di magnitudo 4,1 in Liguria e quello di magnitudo 3,6 che ha colpito la Sicilia, nella zona dell’Etna.

“Non c’è alcuna relazione, le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso”, ha detto l’esperto all’Ansa.

Delle tre scosse di terremoto registra oggi in Italia, più l’ultimo a Modena, il più profondo (24 chilometri) è quello avvenuto nelle Marche, a Folignano, in provincia di Ascoli Piceno: “è più profondo rispetto ai terremoti tipici dell’Appennino”, ha aggiunto Meletti.

“È localizzato lungo la costa delle Marche, in una fascia esterna che ha una sua sismicità”, ha aggiunto il sismologo dell’Ingv di Pisa, con meccanismi diversi da quelli che si osservano nei terremoti tipici dell’Appennino. Ha delle peculiarità anche il terremoto avvenuto in Liguria, in una zona non molto sismica e nella quale non si sono rilevati storicamente terremoti troppo forti.

Anche in questo caso il meccanismo è diverso da quello tipico dei terremoti dell’Appennino e legato alla compressione fra l’Appennino a Est e l’arco alpino a Ovest. Quanto al terremoto in Sicilia, sebbene sia avvenuto nell’area dell’Etna, è stato generato da un meccanismo indipendente dal vulcano e legato a faglie che si trovano nella zona, note ai sismologi.