Terza guerra mondiale: quali sarebbero gli schieramenti e da che parte starebbe l’Italia: chi vincerebbe secondo gli analisti?

Ipotesi terza guerra mondiale in Ucraina: quali sarebbero gli schieramenti in campo e da che parte starebbe l’Italia?

Terza guerra mondiale: quali sarebbero gli schieramenti e da che parte starebbe l’Italia: chi vincerebbe secondo gli analisti?

Lo scoppio del conflitto armato in Ucraina scaturito dopo l’invasione del Paese da parte delle truppe russe sta tenendo con il fiato sospeso il mondo intero da mese. Mentre gli scontri si fanno gradualmente più intensi tra le due Nazioni coinvolte nel conflitto e l’Occidente continua a scagliarsi contro la Russia a colpi di sanzioni economiche, il rischio che la situazione degeneri portando all’originarsi della terza guerra mondiale pare sempre più vicino. Per Dmitri Medvedev, intanto, la possibilità di un terzo conflitto sarebbe inevitabile soprattutto dopo la richiesta di Zelensky di annettere l’Ucraina alla Nato. Cosa accadrebbe se avesse inizio la terza guerra mondiale? Quali sarebbero gli schieramenti in cui si ripartirebbe il mondo e da che parte starebbe l’Italia?

Putin e l’invasione dell’Ucraina : il preludio alla terza guerra mondiale?

Nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio, il presidente Vladimir Putin ha autorizzato le truppe russe a invadere l’Ucraina. La cosiddetta “operazione militare speciale” avviata da Putin si è rapidamente tradotta in un susseguirsi di esplosioni in svariate aree dell’Ucraina, che stanno facendo registrare le prime vittime in quella che potrebbe passare alla storia come la terza guerra mondiale.

L’inizio delle operazioni militari nel Paese sta spingendo milioni di cittadini ucraini a tentare la fuga e sta causando il crollo del mercato azionario, con la Borsa di Mosca in perdita di circa il 50%.

L’inasprirsi dello scenario europeo e quello che ormai pare essere un clamoroso fallimento della diplomazia internazionale impongono all’UE, agli Stati Uniti e alla Nato di interrogarsi rispetto ai contingenti da inviare al confine sud-est dell’Europa per contrastare l’azione militare russa.

Nel caso in cui la terza guerra mondiale diventasse una certezza, chi scenderebbe in campo e quali sarebbero gli schieramenti?

Terza guerra mondiale: quali sarebbero gli schieramenti e da che parte starebbe l’Italia

In caso di terza guerra mondiale, i Paesi che compongono la Nato saranno costretti a scendere in campo al fianco degli Stati Uniti per contrastare l’avanzata della Russia in Ucraina. Tra i Paesi della Nato che si schiereranno con gli Stati Uniti figura anche l’Italia che, dopo l’approvazione del Parlamento rilasciata come proforma, invierebbe le sue truppe nel sud-est dell’Europa.

In relazione al Patto Atlantico siglato al termine della Seconda Guerra Mondiale nel 1949, gli Stati che hanno firmato il documento sono in totale 30. Di questi, 22 fanno parte dell’Unione Europea e si schiererebbero al fianco degli Stati Uniti d’America. Nello specifico, i Paesi che hanno firmato il Patto Atlantico nel 1949 sono:

  • Italia;
  • Belgio;
  • Canada;
  • Danimarca;
  • Francia;
  • Islanda;
  • Lussemburgo;
  • Norvegia;
  • Olanda;
  • Portogallo;
  • Regno Unito;
  • Stati Uniti;
  • Grecia e Turchia;
  • Germania;
  • Spagna;
  • Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca;
  • Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia;
  • Albania e Croazia;
  • Montenegro;
  • Macedonia del Nord.

Com’è possibile notare, l’Ucraina non ha aderito alla Nato ma ha fatto richiesta per cominciare a farne parte. Proprio su questo pretesto si basa tutta l’azione militare di Putin contro il Paese.

Guerra in Ucraina, gli alleati della Russia

Per quanto riguarda la Russia, in caso di terza guerra mondiale, anche Putin potrà contare su alcuni alleati come:

  • La Cina, in considerazione degli accordi recentemente rinnovati con Mosca;
  • La Turchia, anche se la Nazione – che si trova formalmente nella NATO – ha spesso esibito una posizione particolarmente ambigua. Il Paese, non estraneo ad azioni di forza, ha frequentemente sottolineato negli anni la sua posizione di cuscinetto tra l’Occidente e l’Oriente. Inoltre, è l’unico Stato capace di contrastare l’avanzata dell’esercito russo nel Mediterraneo.

Chi vincerebbe secondo gli analisti?

La Russia, nel caso di scoppio della terza guerra mondiale, avrebbe a disposizione armi nucleari che potrebbe utilizzare (così come gli Stati Uniti d’America).

Nel caso si arrivasse a un tale scenario, non ci sarebbero vincitori, perché i danni all’umanità e all’intero pianeta potrebbero essere persino irreversibili. Così, se alcuni rapporti dicono che la Russia ha un vantaggio, perché gli Stati Uniti hanno impiegato nel recente passato molte armi e forze militari in paesi come l’Iraq, l’Afghanistan e altri territori, d’altra parte gli Usa non hanno mai smesso di rafforzare il loro arsenale, arricchendolo di tecnologie, che nella guerra in Ucraina si sono viste mancare all’esercito di Mosca.

Ucraina, Medvedev minaccia Zelensky e l’Occidente. Con l’adesione di Kiev alla Nato, la Terza Guerra Mondiale è più vicina

Intanto, a distanza di oltre sette mesi dall’invasione ordinata dal Cremlino e con la guerra del gas che si è tradotta nel recente sabotaggio del Nord Stream, il quadro internazionale si fa sempre più teso e preoccupante mentre lo spettro di un terzo conflitto mondiale continua a incombere sul Vecchio Continente e non solo.

Per l’ex presidente russo e Dmitri Medvedev, la richiesta dell’Ucraina di entrare nella Nato recentemente avanzata dal presidente Volodymyr Zelensky rappresenta solo un modo per “affrettare la terza guerra mondiale”. Le parole di Medvedev sono state pubblicate su Telegram dall’ex presidente e sono state citate dall’agenzia di stampa Tass.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, inoltre, ha puntato l’indice contro Zelensky, tuonando: “Vuole accelerare l’adesione alla Nato. Grande idea. Implora soltanto la Nato di accelerare l’inizio della Terza guerra mondiale”.

Nel suo post condiviso su Telegram, Medvedev ha attaccato anche il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden che non ha riconosciuto l’annessione alla Russia stabilita tramite referendum delle regioni ucraine occupate dall’esercito di Mosca. “È strano si sia ricordato di noi. Comunque è un peccato. Avremmo potuto trovare un buon posto per aprire un consolato americano nei nuovi soggetti della Federazione Russa”, ha ironizzato l’ex premier.