Unabomber, ora gli indagati per gli attentati sono dieci

Ci sono dieci indagati per gli attentati avvenuti in in Veneto e Friuli tra il 1990 e il 2000 e attribuiti a Unabomber.

Unabomber, ora gli indagati per gli attentati sono dieci

La Procura di Trieste ha chiesto al Gip di poter effettuare un incidente probatorio per sottoporre a indagine genetica 10 reperti tra gli oggetti sequestrati nell’ambito delle indagini sugli attentati, avvenut in in Veneto e Friuli tra il 1990 e il 2000 e attribuiti a Unabomber per verificare se sia possibile identificarne il o i responsabili.

Ci sono dieci indagati per gli attentati avvenuti in in Veneto e Friuli tra il 1990 e il 2000 e attribuiti a Unabomber

A renderlo noto è stata la stessa Procura triestina precisando che la richiesta è stata formulata dal pm Federico Frezza e che nel fascicolo risulta indagata “una persona la cui attendibilità appare problematica ed è tutta da verificare” e altre nove, cioè “tutti coloro che avevano rivestito tale posizione nel corso dei procedimenti avviati all’epoca dalla stessa Procura”.

Il Procuratore capo, Antonio De Nicolo, ha precisato nella nota che “nei confronti di nessuna delle dieci persone menzionate nella richiesta d’incidente probatorio come ‘persone sottoposte a indagine’ sono stati acquisiti elementi tali da consentire di convogliare le investigazioni in una precisa direzione: sarà l’accertamento genetico, sperabilmente, elementi utili a tal fine”.

Le persone che erano state coinvolte in passato nelle inchieste sugli attentati attribuiti a Unabomber sono state iscritte nel registro degli indagati per evitare di incappare in questioni di nullità o di inutilizzabilità. Le loro posizioni, comunque, all’epoca, erano state tutte archiviate. De Nicolo inoltre sottolinea che per tutte e dieci gli indagati, fino al termine dell’accertamento ogni “frettolosa attribuzione di responsabilità” sarebbe una “gratuita illazione”.

“Sono molto felice, ho sempre chiesto che le indagini per scoprire o per cercare di scoprire il o i responsabili di queste vicende potessero proseguire. Mi fa quindi molto piacere, ho tutta la fiducia possibile nei confronti della Procura e degli uffici giudiziari di Trieste, spero vivamente sia possibile arrivare a qualche risultato” ha commentato all’Adnkronos, Maurizio Paniz, avvocato di Elvo Zornitta, l’ingegnere di Azzano Decimo in passato accusato di essere l’attentatore.

“Naturalmente – precisa Paniz – ho le perplessità che derivano dal decorso del tempo, dal modo di conservazione e trasporto dei reperti: sono tutte cose che a suo tempo verranno eventualmente esaminate, ma mi fa solo piacere che ci sia un seguito di analisi sulla situazione che nel tempo aveva non poco fatto soffrire l’ingegner Zornitta”.