Il video del tizio che urla “Vai a lavorare” a Salvini

In un video pubblicato su Twitter dall'agenzia di stampa Vista si vede un tizio che urla "Vai a lavorare" a Matteo Salvini. Il Capitano, che stava rispondendo a una domanda sui quattro a tavola al ristorante, risponde "Grazie, lo sto facendo"

Il video del tizio che urla “Vai a lavorare” a Salvini

In un video pubblicato su Twitter dall’agenzia di stampa Vista si vede un tizio che urla “Vai a lavorare” a Matteo Salvini. Il Capitano, che stava rispondendo a una domanda sui quattro a tavola al ristorante, risponde “Grazie, lo sto facendo”.

Il video del tizio che urla “Vai a lavorare” a Salvini

Nel video Salvini dopo la risposta va in chiara confusione e si distrae dalla risposta. Salvini dice “Non sono qui a parlare con i giornalisti per hobby. Non avevo altro da fare il 2 giugno…”. Non è la prima volta che Salvini viene contestato con il più classico dei richiami ai politici. A Ozzano, in provincia di Bologna, rivolgendosi ad un gruppo di persone che lo contesta nel corso del suo comizio rispose stizzito: “Senti ‘scemo, scemo’… Poveretti. Per noi il lavoro è al primo posto. Il voto di domenica è un voto che ferma il progetto folle del Pd per tornare alla legge Fornero. Andateci voi in fabbrica fino a 80 anni se avete voglia di lavorare e se siete capaci di lavorare“.

Un’altra volta successe quando l’allora titolare del Viminale con un sorriso e il pollice alzato annunciava il viaggio verso Belluno, devastata dal fango, dalla pioggia e dal vento. Una foto che a molti era sembrata inopportuna, ma non a Salvini. Che liquidò le critiche con un “me ne frego”. “Altro che foto, vai a lavorare!!!!”, gli gridavano virtualmente sui social. “Siamo stanchi di questo show continuo”, puntavano il dito, mentre sotto a ogni foto – dallo scatto in divisa della Protezione Civile in Veneto a quello con la suora che gli regala un bacio sulla guancia a Terracina – fioccano insulti, parolacce, rimproveri, puntualmente contestati da chi invece difende a spada tratta l’operato “del miglior ministro degli Interni dal dopoguerra”. Ed è lotta durissima fra sostenitori e detrattori, impegnati in uno scontro che sembra senza fine e che ‘regala’ di ora in ora agli scatti centinaia di commenti e nuova visibilità.