“Ho provato un grande senso di ingiustizia. Non sempre quello che è legale è giusto”. E’ quanto ha detto a Radio Capital Olga D’Antona (nella foto), la moglie del giuslavorista Massimo D’Antona ucciso nel 1999 da un nucleo delle Brigate Rosse di cui faceva parte anche Federica Saraceni, l’ex terrorista finita al centro delle polemiche per aver ottenuto il reddito di cittadinanza. “L’ingiustizia non la subisco io, ma – ha aggiunto la vedevo D’Antona – la subiscono tutti i cittadini. La norma va rivista. E’ giusto che il reddito sia concesso a chi ha esaurito la propria condanna e si è ravveduto, ma non è questo il caso. E poi lei ha alle spalle una famiglia che può sostenerla e che ha sempre dimostrato di volerla sostenere. E ora, che c’è anche il Pd, mi aspetto – ha concluso Olga D’Antona – che il governo faccia qualcosa”.
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