Nuova impennata dei prezzi alla pompa. Benzina e, soprattutto, diesel tornano a correre sulla rete carburanti italiana, spinti dai ritocchi al rialzo decisi negli ultimi giorni dalle principali compagnie. Nel fine settimana anche Ip ha aggiornato i listini: un centesimo in più sulla benzina e due sul diesel.
Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, aggiornati al 9 novembre, il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è salito a 1,718 euro al litro, contro 1,710 della rilevazione precedente. Le compagnie oscillano tra 1,704 e 1,731 euro al litro, mentre i distributori indipendenti si attestano intorno a 1,703 euro.
Ancora più marcato l’aumento del diesel, che tocca 1,676 euro al litro in modalità self, ai massimi da oltre quattro mesi. Per trovare un valore superiore bisogna tornare al 2 luglio, quando era a 1,678 euro. I prezzi variano leggermente tra i diversi marchi, da 1,671 a 1,686 euro al litro.
Aumento dei prezzi dei carburanti: nuovi rincari per la benzina e soprattutto per il diesel che arriva ai massimi da quattro mesi
Sul servito, la benzina sale a 1,858 euro al litro (contro 1,851 del 6 novembre), con un intervallo che va da 1,788 a 1,931 euro a seconda dell’impianto. Il diesel servito si porta invece a 1,813 euro al litro, rispetto a 1,796 della precedente rilevazione.
Più stabili i carburanti alternativi. Il Gpl si mantiene tra 0,697 e 0,721 euro al litro, mentre il metano auto oscilla da 1,397 a 1,481 euro al chilo.
Sul fronte internazionale, le quotazioni dei raffinati mostrano solo una lieve crescita per la benzina e una sostanziale stabilità per il diesel. Ma sul mercato interno i consumatori tornano a fare i conti con listini che, settimana dopo settimana, segnano un nuovo passo in avanti.