Risparmiare non è solo una moda passeggera, è diventata una filosofia. E scorrendo i dati più recenti, mi viene da sorridere: noi italiani siamo sempre un passo avanti quando si tratta di fare quadrare i conti. Quest’anno, l’attenzione verso risparmio e offerte non è più solo prudenza, è spirito d’intraprendenza. E così, il boom di codici sconto e coupon digitali – che fino a poco tempo fa sembrava roba da “smart shopper” – è ormai entrato nelle abitudini di tutti.
Nel primo semestre 2025 il mercato dei coupon ha registrato una crescita vertiginosa: ben 115,2 milioni di buoni sconto distribuiti (+6,8% rispetto al 2024). Bisogna ammetterlo, trovare un coupon valido è quasi uno “sport nazionale”. E non parliamo di spicci: il valore medio dei coupon è salito a 1,58 euro per singolo sconto e il giro d’affari si aggira sui 182 milioni di euro nei soli primi sei mesi dell’anno. Vi sembra poco? Provate a mettervi nei panni di chi attende il Black Friday, con il carrello pieno e il portafoglio che ride.
Boom di codici sconto e coupon digitali: come risparmiano gli italiani nel 2025
Mi piace pensare che dietro questa tendenza si nasconda un certo ingegno tutto italiano. Il 40% delle famiglie dedica tempo ogni settimana alla caccia di offerte “digitali” e quasi il 60% confronta con attenzione i prezzi e le quantità dei prodotti, cercando sempre il modo per massimizzare il risparmio. Non facciamoci illusioni: l’inflazione galoppa, ma gli italiani non intendono rinunciare alla qualità. E allora, eccoli a spulciare app, siti come Trovaprezzi, Groupon, Sconti.com o Discoup, pronti a catturare l’affare dell’anno. Che poi, diciamolo sinceramente: quando trovi quel -10%, -20% o addirittura -50% ti senti un po’ il re del risparmio. Qualcuno, invece, si lamenta che “ormai servono 3 diversi codici per ogni acquisto”.
La vera sorpresa? La generazione Z si conferma la più abile nell’usare questi strumenti per risparmiare; ben il 35% dei giovani tra i 25 e i 34 anni non conclude un acquisto senza prima cercare un codice sconto. I più “maturi”, invece, sembrano meno lanciati nella caccia ai voucher digitali (dopo i 44 anni la percentuale crolla sotto il 20%), ma le strategie di marketing stanno cambiando per coinvolgere anche loro.
E poi c’è il digitale: la trasformazione retail-media ha reso i coupon degli strumenti sofisticati, non più solo semplici tagliandi. Il 18% del transato in cassa, nei primi sei mesi del 2025, arriva da coupon digitali integrati con campagne personalizzate e performance misurabili in tempo reale dalle aziende. La battaglia contro l’inflazione passa anche da qui.
Occhio agli acquisti non necessari
Fermi tutti, però: non è tutto oro quello che luccica. C’è chi rischia di acquistare solo per il gusto di risparmiare (avete mai comprato una piastra per capelli che non userete mai solo perché c’era uno sconto pazzesco? Io sì). Succede.
Riflettendo su queste nuove abitudini, viene naturale chiedersi: il risparmio oggi è un gioco strategico? In parte sì. Le famiglie pianificano meglio, le app informano, i marketplace rilanciano offerte continue. I codici sconto non sono più solo una scorciatoia, ma diventano parte di una nuova cultura “intenzionale” del risparmio – dove la voglia di mettere qualcosa da parte si unisce alla caccia quotidiana al miglior prezzo.
Insomma, nel 2025 risparmiare è smart, digitale e, perché no, anche un po’ divertente. Un piccolo consiglio personale: se volete davvero fare la differenza, non limitatevi al Black Friday. Cercate coupon tutto l’anno, iscrivetevi alle newsletter dei vostri negozi preferiti, e magari ogni tanto condividete uno sconto con un amico. Perché il vero affare è quando si risparmia, ma senza rinunciare a ciò che conta davvero.