Caro benzina, taglio accise in scadenza l’8 luglio: prezzi in aumento, il Governo valuta nuova estensione

Caro benzina: con l’avvicinarsi della scadenza del taglio delle accise l'8 luglio, il prezzo del carburante sta ricominciando ad aumentare.

Caro benzina, taglio accise in scadenza l’8 luglio: prezzi in aumento, il Governo valuta nuova estensione

Caro benzina: con l’avvicinarsi della scadenza del taglio delle accise fissata il prossimo 8 luglio, il prezzo del carburante sta ricominciando ad aumentare.

Caro benzina, taglio accise in scadenza l’8 luglio: prezzi in aumento

La scadenza fissata dal Governo italiano per il taglio delle accise si sta avvicinando mentre il prezzo della benzina ha già superato gli 1,9 euro al litro. In questo contesto, il tema del caro carburante è nuovamente al centro del dibattito politico e l’ipotesi di un nuovo intervento del Governo appare sempre più concreta.

In particolare, a destare particolare preoccupazione degli ambienti del potere, è la recente impennata del prezzo della benzina, nonostante il taglio delle accise sia ancora in vigore. Lo scorso martedì 31 marzo, ad esempio, le quotazioni hanno chiuso in rialzo e hanno prodotto un significativo incremento del costo del carburante. La benzina verde, infatti, ha raggiunto 1,914 euro/litro (per il servito, sono stati superati i 2 euro/litro) mentre il diesel si è attestato a 1,831 euro/litro.

In merito al caro benzina e all’impennata dei prezzi del carburante, Federconsumatori ha calcolato che l’aumento ha comportato un aggravio di 264 euro a famiglia.

Il Governo valuta nuova estensione

In un simile scenario, appare inevitabile che il Governo proceda all’attuazione di un nuovo intervento volto a contenere i costi del carburante. Nonostante l’esecutivo non si sia ancora messo al lavoro, l’ipotesi di un nuovo taglio delle accise(quello attualmente in vigore scadrà il prossimo 8 luglio 2022) appare sempre più concreta. L’ipotesi, del resto, è stata confermata dalla sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra, che ha descritto come “molto probabile” un nuovo intervento “per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo”.

Sinora, il Governo italiano ha già approvato due decreti ministeriali e due decreti legge che hanno avuto un costo complessivo pari a 3,36 miliardi. Nel caso in cui si decidesse di procedere a una proroga del taglio delle accise per contrastare il caro benzina, è plausibile che questo venta introdotto seguendo le medesime procedure già adottate dall’esecutivo che hanno comportato lo stanziamento di circa un miliardo di euro al mese.