Giovanni Melillo è il nuovo Procuratore Nazionale Antimafia. La lotta senza quartiere ai clan e il successo delle inchieste non basta a Gratteri, bocciato dal Csm

Giovanni Melillo è il nuovo Procuratore Nazionale Antimafia. Battuto lo sfidante Nicola Gratteri nel plenum del CSM.

Giovanni Melillo è il nuovo Procuratore Nazionale Antimafia. La lotta senza quartiere ai clan e il successo delle inchieste non basta a Gratteri, bocciato dal Csm

Giovanni Melillo, attuale Procuratore di Napoli, è il nuovo Procuratore Nazionale Antimafia. Lo ha stabilito il plenum del CSM. Sconfitto l’attuale Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri.

Giovanni Melillo nuovo Procuratore Nazionale Antimafia: sconfitto Gratteri

Giovanni Melillo, 61 anni, è stato eletto nuovo procuratore antimafia e antiterrorismo senza dover affrontare il ballottaggio ipotizzato alla vigilia del voto. Il capo della Procura di Napoli, infatti, è stato nominato dal plenum del CSM a capo dell’Antimafia e dell’Antiterrorismo a maggioranza, ottenendo 13 voti. Il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, avversario di Melillo, invece, ha ottenuto 7 voti mentre l’aggiunto della DNA Giovanni Russo ha avuto 5 voti.

In considerazione dell’esito del voto, dunque, Melillo prende ufficialmente il posto lasciato vacante nel mese di febbraio 2022 da Federico Cafiero De Raho, andato in pensione.

Prima del recente voto del plenum del CSM, la Quinta commissione aveva votato le proposte per il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. In questo contesto, la maggioranza dei voti era stata conquistata da Gratteri mentre Melillo, sui sei voti previsti, ne aveva ottenuto soltanto uno.

Il procuratore di Napoli era comunque considerato il favorito, nonostante la concreta possibilità che si potessero verificare imprevisti come veti incrociati espressi da parte delle correnti, decretando la necessità di procedere con il ballottaggio. Il risultato della Quinta commissione del CSM, tuttavia, è stato radicalmente ribaltato dal plenum.

Plenum CSM: i voti ottenuti dai tre candidati

Per quanto riguarda i 13 voti raccolti da Melillo, hanno sostenuto la candidatura del procuratore di Napoli i cinque consiglieri di Area ossia la corrente di sinistra dell’Anm; i due professori Alberto Maria Benedetti e Filippo Donatisegnalati dal Movimento 5 Stelle; l’avvocato napoletano Michele Cerabona che gravita nell’area politica di Forza Italia; i consiglieri di Unicost che rappresentano la corrente di centro; i due capi della cassazione Pietro Curzio e il Pg Giovanni Salvi.

A esprimere la propria preferenza per Gratteri, invece, sono stati i quattro membri di Autonomia e indipendenza ossia Nino Di Matteo, Sebastiano Ardita, i consiglieri Giuseppe Marra e Ilaria Pepe; i due laici indicati dalla Lega, Emanuele Basile e Giuseppe Marra; e l’avvocato Fulvio Gigliotti.

Russo, infine, ha ottenuto i voti di Magistratura indipendente e del laico di Forza Italia, Alessio Lanzi.

Chi è il nuovo Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo

La carriera in magistratura di Giovanni Melillo ha avuto inizio nel 1985 nel ruolo di pretore della pretura di Barra e, successivamente, nel 1989, in quello di pretore della pretura di Napoli.

Tra il 1991 e il 1999, è stato pm a Napoli mentre, dal 1999 al 2001, è stato fuori ruolo presso la presidenza della Repubblica.

A partire dal mese di marzo 2001, Melillo ha collaborato con la DNA in qualità di pm ed ha svolto funzioni di procuratore aggiunto a Napoli tra il 2009 e il 2014.

Dal 2014 al 2017, è stato fuori ruolo al Ministero della Giustizia, ricoprendo l’incarico di capo di Gabinetto del Guardasigilli Andrea Orlando.

Dopo aver fatto ritorno in Magistratura, il neoeletto procuratore dell’Antimafia e dell’Antiterrorismo è stato dapprima sostituto pg a Roma per poi insediarsi a Napoli come procuratore capo nell’agosto 2017.