La scomparsa di Monica Vitti. La notizia sta facendo il giro del mondo. L’Italia piange commossa un’artista indimenticabile

Addio alla regina del cinema italiano, colei che faceva sorridere ed insieme emozionare il pubblico: si è spenta Monica Vitti.

La scomparsa di Monica Vitti. La notizia sta facendo il giro del mondo. L’Italia piange commossa un’artista indimenticabile

Addio alla regina del cinema italiano, colei che faceva sorridere ed insieme emozionare il pubblico: si è spenta Monica Vitti all’età di novant’anni (leggi l’articolo), da poco compiuti. All’anagrafe Maria Luisa Ceciarelli, era nata a Roma il 3 novembre 1931. La notizia sta facendo il giro del mondo, l’Italia piange commossa un’artista indimenticabile.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso profondo cordoglio, ricordandone “la grande ironia e lo straordinario talento: ha conquistato generazioni di italiani con il suo spirito, la sua bravura, la sua bellezza. Ha dato lustro al cinema italiano nel mondo”; il presidente ha poi porto al marito Roberto Russo – fotografo di scena e regista, che l’ha sposata il 28 settembre 2000 in Campidoglio dopo 27 anni di fidanzamento -, e a tutti i suoi cari, le condoglianze del Governo. Gli fa eco il ministro della Cultura Dario Franceschini: “Addio a Monica Vitti, oggi è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana”.

La ricordano i rappresentanti delle istituzioni ed ugualmente dispiaciute tantissime persone comuni: il suo pubblico (di ogni età) sta invadendo in queste ore i social con le foto più belle, i ricordi e le citazioni; tra tutte, è già virale: “Dicono che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi è felice di alzarsi.”, frase dell’attrice che ben riassume la gioia di vivere che ha sempre trasmesso.

Voce roca, verve brillante, lunghe gambe perfette, mani affusolate, incisiva vena drammatica: un talento magnetico e poliedrico; una bellezza solare ed autentica, di quando la chirurgia estetica ancora non modificava i volti delle star. Carlo Verdone oggi la ricorda come “attrice completa dalla personalità forte e incisiva. Con Anna Magnani – aggiunge – sarà ricordata come un’attrice straordinaria sia nel dramma sia nel brillante. Ha avuto uno splendido ed ammirevole uomo accanto: Roberto Russo. La ricorderò sempre per esser stata la prima attrice ad incoraggiarmi e ad applaudirmi in una visione privata a casa di Sergio Leone di Bianco Rosso e Verdone. Le giovani attrici dovranno studiare bene le sue interpretazioni. Ne saranno illuminate”.

Una lunghissima carriera cinematografica all’insegna della qualità e del successo, dalle interpretazioni drammatiche nella tetralogia dell’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni (all’epoca suo compagno di vita), che le diedero fama internazionale, a quelle in ruoli brillanti che la fecero amare dal grande pubblico: era una vera mattatrice della commedia all’italiana Monica, ha brillato in coppia con i suoi più famosi interpreti, da Alberto Sordi a Ugo Tognazzi, da Vittorio Gassman a Nino Manfredi. Maurizio Costanzo si dichiara molto dispiaciuto “anche perché era una mia compagna di strada: abitavamo molto vicini quando eravamo giovani… poi ci siamo sempre frequentati fin quando si è ammalata. Mi manca molto come peraltro mi manca Sordi come mi manca Antonioni”.

Una carriera costellata da applausi e premi quella della Vitti tra cui cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), tre Nastri d’argento, dodici Globo d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia (nel 1995), un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA.