Landini dichiara guerra alla Manovra: proclamato lo sciopero generale dalla Cgil per il 12 dicembre

La CGIL proclama lo sciopero generale per il 12 dicembre contro la Legge di Bilancio, definita "ingiusta e sbagliata"

Landini dichiara guerra alla Manovra: proclamato lo sciopero generale dalla Cgil per il 12 dicembre

La tensione tra il Governo e i sindacati anziché ridursi, si acuisce ulteriormente. Ieri, l’assemblea dei delegati della CGIL ha formalizzato una decisione di grande impatto politico e sociale: la proclamazione dello sciopero generale per il prossimo 12 dicembre per manifestare la netta contrarietà alla Legge di Bilancio tutt’ora in discussione.

L’annuncio è stato dato ufficialmente oggi, venerdì 7 novembre, da Fulvio Fammoni, presidente dell’assemblea generale CGIL, nel corso di un’iniziativa del sindacato tenutasi al Nelson Mandela Forum di Firenze, alla quale ha partecipato anche il segretario generale Maurizio Landini.

Landini proclama lo sciopero generale contro la Manovra: “Segue una logica sbagliata e non più sopportabile”

Proprio il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha commentato la decisione con tono fermo, spiegando le motivazioni profonde che hanno portato il sindacato a questa mobilitazione che potrebbe avere un peso politico non indifferente.

“Ci rivolgiamo a tutte le persone, ai giovani e alle donne che stanno pagando un prezzo pesantissimo per questa logica, ai lavoratori, alle lavoratrici, ai pensionati perché il 12 dicembre siano con noi in piazza,” ha dichiarato Landini da Firenze, sottolineando l’obiettivo di coinvolgere la maggioranza degli italiani che “tengono in piedi il paese con il proprio lavoro, che chiedono di essere ascoltati e che chiedono di cambiare una logica sbagliata e per noi non più sopportabile“.

Tutte ragioni per le quali questo sciopero, secondo il segretario della CGIL, assume un’importanza strategica perché mira ad affermare che questa Manovra è “ingiusta, sbagliata e la vogliamo cambiare”.

Salari, tasse e Sanità: ecco tutte le richieste della CGIL

Ma cosa rende questa legge di Bilancio problematica? A spiegarlo è lo stesso Landini che, durante il suo breve intervento, ha poi elencato tutti i punti critici della Manovra e le conseguenti richieste che la CGIL porterà in piazza, ponendo l’accento sull’emergenza salario come priorità assoluta, così che vengano poi recepite dal governo di Giorgia Meloni.

“L’emergenza fondamentale si chiama salario,” ha proseguito il leader sindacale. “C’è bisogno di aumentarli. La manovra non lo fa e chiediamo ci siano risorse aggiuntive affinché il rinnovo dei contratti pubblici sia una cosa seria e non una mancia.”

Ma non è tutto. La CGIL, infatti, chiede un intervento strutturale sul fronte fiscale che vada a beneficio di tutti i redditi e non soltanto a pochi:

  • Una detassazione che riguardi tutti i contratti, pubblici e privati, senza tetti di reddito
  • La restituzione del fiscal drag: secondo Landini, “i lavoratori dipendenti e i pensionati, in questi ultimi tre anni hanno pagato 25 miliardi di tasse in più che non dovevano pagare”, un effetto dovuto alla mancata rivalutazione automatica di detrazioni e scaglioni a fronte dell’aumento di prezzi e inflazione a cui, secondo il segretario della Cgil, bisogna porre rimedio al più presto
  • Un meccanismo automatico che blocchi la perdita di potere d’acquisto dei salari che in Italia va avanti da troppo tempo

Infine, un capitolo fondamentale – sempre secondo la Cgil – è quello relativo alla sanità pubblica. “Chiediamo poi che si investa sulla sanità pubblica perché siamo di fronte al fatto di 6 milioni di persone che non si possono curare, di liste d’attesa che non finiscono più,” ha denunciato Landini. A questo si aggiunge la “situazione pessima per chi lavora nella sanità,” con infermieri e medici costretti a turni gravosi. Il sindacato chiede, infine, di investire anche su scuola, istruzione e servizi sociali, a partire dalla legge sulla non autosufficienza.