Anche per la Maturità 2025, le fake news restano uno degli ostacoli principali che gli studenti devono affrontare. A pochi giorni dal via degli esami di Stato, infatti, torna per il diciottesimo anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, promossa dalla Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica in collaborazione con il portale per studenti Skuola.net. L’obiettivo è uno: smascherare le notizie false che ogni anno circolano attorno alle prove, aiutando i maturandi a non cadere in trappola.
Secondo un’indagine condotta su circa 1.200 studenti da Skuola.net per la Polizia di Stato, quasi 1 su 5 crede ancora che sia possibile tenere il cellulare con sé durante le prove scritte. Una convinzione errata: gli smartphone vanno consegnati alla commissione prima dell’inizio della prova. Solo il 15% sa che vanno comunque tenuti spenti, mentre un pericoloso 3% ritiene che si possano persino utilizzare, sottovalutando le conseguenze che possono arrivare fino all’invalidazione dell’esame.
La diffusione di queste fake news si è comunque ridotta: rispetto allo scorso anno, i maturandi che rischiano di commettere errori per via dell’uso improprio dello smartphone sono diminuiti del 20%. Ma altri dispositivi come smartwatch, auricolari invisibili e gadget smart connessi all’intelligenza artificiale continuano a generare dubbi. Il 16% degli intervistati pensa che lo smartwatch sia utilizzabile se non connesso a internet, e l’1% ritiene di poterlo impiegare senza alcuna restrizione. Anche in questo caso si tratta di notizie false: tutti i dispositivi elettronici sono vietati durante le prove.
Maturità 2025, Polizia e Skuola.net uniti contro le fake news sugli esami
La campagna “Maturità al sicuro” non si limita a contrastare l’uso scorretto della tecnologia. Uno dei suoi scopi principali è infatti quello di smentire leggende metropolitane legate al funzionamento dell’esame. Ad esempio, il 15% degli studenti pensa che la Polizia possa controllare da remoto gli smartphone per verificare chi sta copiando. Il 41%, invece, ritiene che i commissari possano perquisire fisicamente i candidati alla ricerca di dispositivi nascosti. Nessuna di queste affermazioni è vera, anche se i commissari possono comunque escludere chi viene colto in flagrante.
Non mancano poi i dubbi sull’eterno mito delle tracce d’esame trapelate in anticipo, soprattutto quelle della prova di italiano. Solo l’83% sa che le anticipazioni trovate online sono spesso semplici indiscrezioni o esercitazioni. Il 12% crede invece che almeno gli argomenti siano noti in anticipo, mentre il 5% pensa addirittura di poter accedere alle tracce autentiche con qualche ora di anticipo: un dato in aumento del 25% rispetto al 2024. Addirittura oltre 1 su 7 ipotizza che il Ministero possa cambiare le tracce all’ultimo momento, rimanendo incollato a social e siti web alla ricerca dell’“imbeccata vincente”.
Il video ironico per contrastare la disinformazione
Per contrastare questa disinformazione, Polizia di Stato e Skuola.net hanno realizzato anche uno short video in chiave ironica e social, con protagonista il content creator Sespo (seguito da milioni di follower), che si cimenta nel tentativo – ovviamente fallito – di accedere in anticipo alle tracce della Maturità. Il video sarà pubblicato sui canali social ufficiali della Polizia di Stato e di Skuola.net, da Instagram a TikTok, fino a Facebook e X, coinvolgendo direttamente gli studenti con un linguaggio a loro vicino.
Infine, alla vigilia del primo scritto della Maturità 2025, un rappresentante della Polizia sarà presente nella tradizionale diretta live di Skuola.net per augurare buona fortuna agli studenti e rispondere ai loro dubbi, assieme agli operatori del Commissariato di PS online, pronti come ogni anno a chiarire in tempo reale cosa è vero e cosa no.