Dalla Perego a Fazio, agli insulti tra Volpe e Magalli. Con la politica alla deriva, la Rai naufraga

Non c’è niente da fare, la Rai è proprio la cartina di tornasole dell’incredibile stallo nel quale oggi si trova la politica.

Non c’è niente da fare, la Rai è proprio la cartina di tornasole dell’incredibile stallo nel quale oggi si trova la politica. Il Governo di Paolo Gentiloni è nato debole ed è quasi diventato inerte. Il Parlamento viene subissato di voti di fiducia non riuscendo a toccare palla. Il mondo della burocrazia e dei grandi appalti rischia di piombare in un dannoso immobilismo dettato dai timori di una corruzione annidata in ogni angolo. E in tutta questo mamma Rai cosa fa? Sprofonda nel caos più totale, come dimostrano inequivocabilmente i fatti accaduti nelle ultime settimane. L’ultimo caso, a metà tra pollaio e velenose insinuazioni, è andato in scena ieri sui social, ma si riferisce a una puntata dei Fatti Vostri andata in onda su Raidue qualche giorno prima.

Il fatto – Il conduttore Giancarlo Magalli è andato su tutte le furie quando Adriana Volpe ha svelato la sua età, cioè 70 anni. “Sei una rompipalle”, ha sbottato Magalli, che ha così scatenato la solita polemica sui social. Polemica che però ieri è letteralmente tracimata. Accusato di aver insultato la sua partner televisiva e tutto il genere femminile, riferendosi alla Volpe Magalli ha replicato che le donne “si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni”. Apriti cielo, perché a quel punto l’allusione ha scatenato un autentico putiferio, con la conduttrice che sempre su Facebook ha replicato: “Spero che sia fatta giustizia”. Significa forse che la cosa finirà in tribunale? E come faranno i due a condurre la prossima puntata dei Fatti Vostri? Questo però è solo l’ultimo  episodio di un’azienda Tv, la Rai, che  dimostra come non mai quanto sia fuori fase. Soltanto pochi giorni prima, infatti, era scoppiato il caso Fabio Fazio, conduttore milionario di Che tempo che fa. Per tirarsi fuori dalla polemica sui compensi, relativa all’eventuale applicazione del famoso tetto dei 240mila euro, il conduttore aveva fatto capire di poter direttamente togliere il disturbo inaugurando una sua società di produzione. Sulla questione degli stipendi, del resto, la posizione di Fazio è sempre stata la stessa: io faccio guadagnare tanto all’azienda e quindi è giusto che io guadagni tanto. Ma non finisce qui.

La sequenza – Prima di Fazio c’era stata la vicenda di Paola Perego, conduttrice fino a due settimane di Parliamone sabato, approfondimento del week end in cui fu mandato in onda una sorta di vademecum per spiegare perché preferire le donne dell’Est. Fatale fu il servizio che tra  proteste e sdegno suscitò l’ira della Rai che immediatamente fece chidere lo spazio. Proteste che tirarono in ballo anche Lucio Presta, potente manager Tv e marito della Perego che subito ha gridato al complotto politico. Insomma, nella tv di Stato sono volati stracci in ogni direzione. E come se non bastasse, sono piovute critiche pure  al dg, Antonio Campo Dall’Orto, che il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha definito la peggior scelta dell’era Renzi. Come se  Alfano non avesse fatto parte quel Governo.