Referendum farsa in Ucraina. Borrell: “Falsificati e illegali”

Per l'Alto rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrelll, le fughe di gas dai gasdotti russi "sono un atto deliberato".

L’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha detto che i risultati dei referendum per l’annessione alla Russia tenuti in quattro regioni dell’Ucraina occupate dai russi sono stati “falsificati” e che le consultazioni in sé sono state “illegali”.

Referendum, Borrell: “Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”

“Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina in un contesto di violazioni sistematiche dei diritti umani”, ha scritto Borrell su Twitter. “Salutiamo il coraggio degli ucraini, che continuano a opporsi e a resistere all’invasione russa”, ha aggiunto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera.

Perdite Nord Stream: “Tutte le informazioni disponibili indicano che queste fughe sono il risultato di un atto deliberato”

Borrell, parlando delle perdite di questa settimana da due gasdotti sottomarini nel Baltico, tra Russia e Germania, ha detto di che L’Ue ritiene che “non siano una coincidenza”, ma che si tratti di “un atto deliberato”. L’Alto commissario per la Politica estera dell’Ue ha espresso “profonda preoccupazione” per le perdite di Nord Stream 1 e 2 e ha chiesto un’indagine perché “tutte le informazioni disponibili indicano che queste perdite sono il risultato di un atto deliberato”.

“La sicurezza e le preoccupazioni ambientali – ha aggiunto Borrell – sono della massima priorità. Questi incidenti non sono una coincidenza e riguardano tutti noi. Tutte le informazioni disponibili indicano che queste fughe sono il risultato di un atto deliberato”.

“Sosterremo qualsiasi indagine volta a ottenere la piena chiarezza – ha detto ancora il capo della diplomazia europea – su ciò che è successo e sul perché, e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica. Qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture energetiche europee è del tutto inaccettabile e sara’ accolta con una risposta forte e unita”.