Rt nazionale: indice di contagio in aumento oggi a 0,85. L’incidenza a 146 casi per centomila abitanti. Oggi l’ordinanza sulle zone

È in lieve aumento l'indice Rt nazionale oggi: nell'ultima settimana è a 0,85, contro lo 0,81 della settimana precedente. Scende invece l'incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di 7 giorni fa). Oggi l'ordinanza del ministro Speranza sulle regioni in zona gialla, arancione e rossa

Rt nazionale: indice di contagio in aumento oggi a 0,85. L’incidenza a 146 casi per centomila abitanti. Oggi l’ordinanza sulle zone

È in lieve aumento l’indice Rt in Italia: nell’ultima settimana è a 0,85, contro lo 0,81 della settimana precedente. Scende invece l’incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di 7 giorni fa). Il report dell’Istituto Superiore di Sanità dice che ci sono 11 regioni a rischio moderato e 10 a rischio basso.

Rt nazionale: indice di contagio in aumento oggi a 0,85

Oggi come ogni venerdì sarà il giorno dei cambi di colore per le Regioni, dopo la riunione della cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni che analizzerà i dati settimanali e fornirà al ministro Speranza il report da cui le relative ordinanze. Pochi cambi previsti, dopo il pieno di Regioni gialle la scorsa settimana. Tornerà probabilmente in zona arancione la Sardegna, dopo tre settimane di rosso. I dati erano da arancione già la scorsa settimana (Rt nazionale a 0,97, anche se con rischio alto). Se lo fossero, come probabile, anche nel report di domani (negli ultimi 7 giorni i casi sono in calo del 16% e l’incidenza è a 108 casi per centomila abitanti) la “promozione” in arancione è scontata.

Il suo posto come unica regione “rossa” potrebbe essere preso dalla Valle d’Aosta. Che oggi in arancione, con numeri preoccupanti soprattutto in termini di incidenza, 247 casi per centomila, a un soffio dalla soglia dei 250 che fa scattare il rosso in automatico. Le altre Regioni in arancione, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia, dovrebbero tutte rimanere in quella fascia di rischio. Eccetto la Puglia, che già venerdì scorso per ore era parsa in bilico tra arancione e giallo. E che da domani potrebbe finire nella fascia di minor rischio anche se l’incidenza è ancora alta (224 casi per centomila) e il calo negli ultimi giorni sembra essere rallentato. Bisognerà attendere la stima dell’indice Rt.

Dovrebbero essere confermate, dopo una settimana di ulteriore seppur lenta discesa dei contagi, tutte le altre Regioni in giallo. Ovvero Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.

Il report Iss: le regioni a rischio moderato e basso

Questa settimana si osserva ancora una diminuzione della incidenza settimanale, scesa a 146,3 per 100.000 abitanti contro 157,4 per 100.000 abitanti della settimana precedente. Tuttavia, “sebbene la campagna vaccinale progredisca significativamente, complessivamente, l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi”.

Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto, mentre 11 Regioni “hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilita’ di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci Regioni che hanno una classificazione di rischio basso (una ad alto rischio di progressione a rischio moderato). Tre Regioni (vs quattro la settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilita’ compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilita’ compatibile con uno scenario di tipo uno”.

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