Urbanistica a Milano: la Procura sepolta da decine di nuove denunce. Intanto i pm puntano il faro sui milioni provenienti dai paradisi fiscali e finiti nel mercato immobiliare

Il pool che indaga sull'urbanistica sommerso da decine di nuove denunce. Al vaglio dei l'origine dei bonifici arrivati dai paradisi fiscali

Urbanistica a Milano: la Procura sepolta da decine di nuove denunce. Intanto i pm puntano il faro sui milioni provenienti dai paradisi fiscali e finiti nel mercato immobiliare

Un faro acceso sul giro di fondi esteri che negli ultimi anni si sono riversati sul mercato immobiliare milanese e un fiume di lettere e nuove denunce (e relativi nuovi fascicoli aperti) su decine di palazzi in costruzione in città. Per i pm di Milano Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano, il pool impegnato nei vari filoni di inchiesta sull’urbanistica, le fatiche aumentano.

Un fiume di nuovi esposti sull’urbanistica

Iniziamo dalle denunce: dal 16 luglio, da quando cioè sono state notificate le sei richieste d’arresto nella maxi indagine sull’urbanistica e la notizia è rimbalzata sui media, sono arrivate in Procura decine di denunce o esposti di cittadini, anche assistiti da avvocati, per chiedere agli inquirenti di verificare situazioni di cantieri, palazzi e progetti non ancora vagliati nell’inchiesta.

La Gdf indaga su San Siro

Intanto gli investigatori della Gdf stanno anche continuando ad acquisire documentazione, sulla base di un ordine di esibizione, su almeno un’altra trentina di progetti immobiliari, oltre a quelli già nel mirino. L’attenzione degli inquirenti nelle ultime settimane si è concentrata, in particolare, sull’operazione San Siro, ossia sulla possibile vendita ai club dello stadio e delle aree limitrofe, ma anche su tutte le fasi precedenti.

Quei bonifici dai paradisi fiscali al real estate milanese

Ma l’indagine si sta allargando anche ai paradisi fiscali offshore. Uno degli approfondimenti in corso, che presumibilmente richiederà parecchi mesi e forme di cooperazione giudiziaria oltre confine, è relativo al tema del ‘titolare effettivo’ dei fondi esteri che, negli anni, hanno investito nel real estate milanese e attività d’indagine su conti correnti all’estero dopo le prime segnalazioni di operazioni sospette (sos) giunte agli inquirenti dall’Unità d’Informazione finanziaria di Banca d’Italia.

In un’informativa della Gdf si ipotizza di “accertare l’origine dei flussi di denaro” e “approfondire gli aspetti di natura finanziaria” inclusi “elementi di criticità legati al possibile riciclaggio di liquidità immesse poi nel circuito economico legato ai progetti edilizi meneghini”, attraverso ordini di esibizione presso banche e istituti di credito.

Almeno 6,5 milioni sospetti

In particolare i fari sono stati accesi dopo una sos di via Nazionale per “cospicui bonifici” da circa 6,5 milioni di euro arrivati “senza causale” o con “causali criptiche” sui conti della Egidio Holding srl e la Patron Milan Residential Limited, società collegate alla galassia Bluestone di Andrea Bezziccheri, l’imprenditore 57enne per cui viene chiesto il carcere con l’accusa di aver corrotto con 279.136 euro di parcelle e consulenze l’ex membro della commissione paesaggio, Alessandro Scandurra, e già rinviato a giudizio per abusi edilizi sulle Park Tower di via Crescenzago e indagato per il progetto ‘Hidden Garden’ di piazza Aspromonte.

Il denaro sarebbe arrivato sui conti italiani di Egidio Holding, società che detiene in pegno le quote della Bluestone Salomone srl impegnata nel progetto immobiliare da 200 appartamenti di via Salomone 77 a Milano dalla demolizione della ex sede della casa editrice Ricordi, e della sua controllante con l’85% delle quote, Patron Milan Residential Limited, emanazione del Fondo Patron Capital con sede a Saint Helier, capitale dell’isola di Jersey.

Dalle carte al vaglio degli investigatori sugli assetti proprietari di Bluestone, coinvolto nel nuovo filone d’indagine anche per il progetto ‘East Town’ fra via Folli e via Sbodio nel quartiere Lambrate, spunta infine la lussemburghese Malachit, controllata da Freo Real Investment, e a sua volta socia dello stesso Bezziccheri e Patron Capital nel capitale di Egidio Holding.

Intanto i consiglieri Pd chiedono rassicurazioni a Sala sulla possibile accusa di danno erariale per lo stadio

Ma se la procura lavora, la politica non sta certo a guardare. Due giorni fa i consiglieri comunali del Pd hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’entourage del sindaco Beppe Sala. All’ordine del giorno, rassicurazioni circa l’operazione San Siro. In particolare, i consiglieri – che secondo i piani di Sala saranno chiamati a settembre a votare la delibera di vendita dello stadio ai due fondi di investimento Usa – hanno chiesto garanzie rispetto a una possibile indagine della Corte dei Conti.

Il timore è che il prezzo stabilito dall’Agenzia delle Entrate e confermato da due docenti universitari (che hanno rapporti con la stessa Agenzia delle entrate) possa non essere ritenuto congruo dalla magistratura contabile. E che quindi, votando a favore, i consiglieri possano esporsi ad un possibile procedimento per danno erariale. Del resto, la Corte dei Conti ha da tempo aperto un fascicolo sulla cessione del Meazza. Da quanto si apprende, dalla giunta sarebbero arrivate rassicurazioni circa la bontà dell’operazione.