Il Tribunale di Roma dispone una perizia sulle cause della morte di Andrea Purgatori

Sarà una perizia ad accertare le cause della morte del giornalista Andrea Purgatori, avvenuta il 19 luglio dello scorso anno.

Il Tribunale di Roma dispone una perizia sulle cause della morte di Andrea Purgatori

Una perizia per accertare le cause della morte di Andrea Purgatori, avvenuta il 19 luglio dello scorso anno. L’accertamento è stato disposto dal giudice delle indagini preliminari del tribunale della Capitale. Nel procedimento sono indagati per omicidio colposo 4 medici che ebbero in cura il giornalista e conduttore televisivo di La7.

Sarà una perizia ad accertare le cause della morte del giornalista Andrea Purgatori, avvenuta il 19 luglio dello scorso anno

“I consulenti del pubblico ministero hanno individuato gravi criticità nella risonanza magnetica dell’encefalo di Andrea Purgatori”. Per questo motivo il pubblico ministero della Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati il primo dei quattro medici chiamati in causa per la scomparsa del grande giornalista. Il dato viene chiarito nella richiesta di incidente probatorio che è stata trasmessa alle parti. All’esito dell’udienza di oggi il gip ha disposto una perizia per accertare le cause della morte.

Il giornalista secondo i consulenti tecnici della Procura di Roma è deceduto “per le conseguenze di una endocardite infettiva”

Nel referto sono state “diagnosticate – si aggiunge – ‘senza margine di dubbio’ metastasi cerebrali del tumore primario (al polmone) la cui presenza è stata invece esclusa dagli accertamenti autoptici e istologici”, inoltre “non segnalava la possibilità che le lesioni cerebrali evidenziate dalla risonanza avessero una natura ischemica”. I consulenti tecnici del pm – si ricorda – spiegano che “in estrema sintesi evidenzia che il giornalista, pur affetto da tumore polmonare in metastasi, è deceduto per le conseguenze di una endocardite infettiva che ha indotto nel paziente una diffusa embolizzazione sistemica. Tale patologia non è stata individuata in tempo utile per poter avviare tempestivamente le cure idonee, e proprio in relazione alla sua omessa e comunque tardiva diagnosi” è stato chiamato in causa un cardiologo.

“Gravi criticità nella refertazione della risonanza magnetica sull’encefalo”

Per gli esperti nominati dal pm sono state individuate “gravi criticità nella refertazione della risonanza magnetica sull’encefalo” a cui Andrea Purgatori si era sottoposto l’8 maggio 2023 e “già oggetto di censura da parte dei familiari del giornalista; in tale referto venivano infatti diagnosticate ‘senza margini di dubbio’ metastasi cerebrali del tumore primario (come detto al polmone) la cui presenza è stata invece esclusa dagli accertamenti autoptici e istologici – si sottolinea – il referto, inoltre, non segnalava la possibilità che le lesioni cerebrali evidenziate dalla risonanza avessero una natura ischemica”.

Nella richiesta firmata dal sostituto procuratore Giorgio Orano si evidenzia: “E’ doveroso sottolineare che i consulenti tecnici del pubblico ministero hanno espressamente rimesso le determinazioni conclusive sull’eventuale responsabilità dei firmatari del referto alla valutazione tecnica di uno specialista neuro radiologo”. E per quanto riguarda la valutazione del decorso diagnostico e terapeutico, “anche in punto di individuazione delle responsabilità dei sanitari e di nesso causale, si gioverebbe di competenze specialistiche di natura neurologica, cardiologica e infettivologica; esse appaiono indispensabili per convalidare il quadro delle verifiche tecniche sul decorso clinico di Purgatori e sull’accertamento delle cause del decesso”.